"Le ideologie sono ormai superate. Destra e sinistra, tutti assieme, almeno per un anno prendiamoci una pausa. Non leggiamo più per un po' Camilleri, Tomasi di Lampedusa o Sciascia perché sono una sorta di 'sfiga' nei confronti della Sicilia. Ci vuole ottimismo".
Questo dice il l'assessore Siciliano Mario Centorrino, nonchè professore di economia all'università di Messina.
Strane quelle parole, in bocca ad un politico iscritto tra l'altro, al Partito Democratico.
Ma chi è Mario Centorrino? Lo spiegano Davide Carlucci e Antonio Castaldo nel libro “Un paese di baroni”.
Padre di Marco Centorrino, professore di sociologia (sempre nelle stessa università).
Gli autori riportano un episodio del 1997, relativamente alla laurea di Antonello Mangano:
Zitto, tu. In Sicilia, appello post-morettiano di alcuni intellettuali perche' "si ricominci a parlare di cultura di sinistra".
L'appello e' firmato fra gli altri da Mario Centorrino, docente universitario a Messina.
Pochi anni fa, un ragazzo che faceva la tesi con lui (si chiamava Antonello Mangano) oriento' la sua ricerca nella ricostruzione dei rapporti fra mafia, massoneria e baronato universitario a Messina. Scoppio' uno scandalo. Centorrino ritiro' immediatamente la propria firma dalla tesi del ragazzo, lasciandolo scoperto e esposto a ogni ritorsione.
Il ragazzo Antonello Mangano, che dopo la laurea e' rimasto (ovvviamente) disoccupato, e' impegnato in un suo povero e
onesto sito d'informazione antimafiosa che si chiama Terre Libere.
Nessuno l'ha cercato per partecipare al Grande Dibattito sulla sinistra.
E' stato invitato invece il professor Centorrino, a fare il solone della sinistra, e non solo di quella baronale e consociativa cui
appartiene ma anche di quella non-ipocrita e civile che si vorrebbe finalmente costruire.
A chi daranno retta i post-morettiani che (ora) discutono, al povero ragazzo Antonello che ha attaccato il meccanismo mafia-baroni a
Messina, o all'importante professor Centorrino che invece l'ha difeso?
Riccardo Orioles
Episodio citato anche qui.
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