30 racconti con protagonista il commissario di Vigata, Salvo Montalbano. Un racconto al giorno, per un mese di letture: forse anche meno di un mese, considerando che iniziato col primo, non si riesce facilmente a smettere di leggere.
Una raccolta di racconti in cui emergono tutti gli aspetti caratteriali del commissario Montalbano.
Come la sua capacità di saper giudicare una persona (e indirizzare una indagine), da uno sguardo, da una parola (detta o non detta). Il suo senso personale di giustizia, non sempre in linea con la giustizia ufficiale.
Nel primo anno al commissariato a Vigata, Salvo Montalbano, che non aveva voluto abbracciare la scuola di pinsero del collega che l'aveva preceduto, "lasciali ammazzare tra di loro, non t'intromettere, è tanto di guadagnato per noi e per la gente onesta", sulle indagini per quegli omicidi si era gettato cavallo e carretto, ma ne era uscito con le corna rotte.
Nessuno aveva visto, nessuno aveva sentito, nessuno sospettava, nessuno immaginava, nessuno conoscea nessuno.
'Ecco perchè Ulisse, proprio in terra di Sicilia, disse al Ciclope di chiamarsi nessuno' arrivò un giorno a farneticare il commissario davanti a questa nebbia fitta.
[Par condicio, pagine 42-43]
Come le sue grandi passioni: il buon cibo (non solo della sua cameriera Adelina) e per i libri:
Prima di muoversi verso la cucina, Filippo taliò negli occhi il commissario e questi raccolse il guanto della sfida. Tra lui e Filippo, era chiaro, si era ingaggiato un duello. Uno che di cunina non ne capisce, potrebbe ammaravigliarsi: e che ci vuole a fare du polipetti alla napoletana?
Aglio, oglio, pummadoro, sale, pepe, pinoli, olive nere, di Gaeta, uvetta sultanina, prezzemolo e fettine di pane abbristolito: il gioco è fatto. Già e le proporzioni? E l'istinto che ti deve guidare per far corrispondere a una certa quantità di sale una precisa dose d'aglio?
[Quello che contò Aulo Gellio, pag 179]
E, oltre a queste due, per l'indagine dentro i misteri dell'animo umano:
Non si può confessare a nessuno, forse manco a se stesso, che un'indagine viene avviata solo perchè c'è stata una risata sgradevole, dintra la quale sonavano derisione, disprezzo, trionfo, malvagità.
[Icaro, pag 138]
I suoi proverbiali salti di umore, il suo patire i cangiamenti di tempo:
Perchè in quanto a salti d'umore manco lui scherzava. La prima cosa che la matina faceva, appena susuto, era di andare alla finestra a taliare il cielo e il mare chhe aveva a due passi da casa: se i colori erano vividi e chiari, tale e quale era il suo comportamento di quel giorno; in caso contrario le cose si sarebbero messe male per lui e per tutti quelli che gli venissero a tiro.
[Guardie e ladri, pag 206]
E anche il senso di Montalbano per la sbirritaggine: da cosa può nascere una indagine?
... senza rendersene conto, stava per mettere il piede sopra un grosso sorcio morto.
[..].
Qualcosa, che sapeva assolutamente spiegarsene il percome e il perchè, l'aveva sottilmente squietato.
In questo consisteva il suo privilegio e la sua maledizione di sbirro nato: cogliere a pelle, a vento, a naso, l'anomalia, il dettaglio magari impercettibile che non quatrava con l'insieme, lo sfaglio minimo rispetto all'ordine consueto e prevedibile.
[Il topo assassinato, pag 287]
Un libro in cui, oltre al commissario, è protagonista anche tutta l'umanità della comunità di Vigata, le cui storie sono sa spunto per le indagini del commissario: storie di avidità, tradimento, di ambizione, di vendetta, di ira. L'assassino è dentro la grande mafia ma anche il piccolo ladro.
Technorati: Andrea Camilleri
Il link per ordinare il libro su internetbookshop.
Il sito di Vigata.
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