Informazione e partitocrazia.
Ad Annozero si doveva parlare di informazione, del controllo delle trasmissioni in campagna elettorale voluto dalla Commissione di Vigilanza.
E poi della penetrazione dei partiti dentro l'amministrazione dello stato.
La sanità delle regioni, con gli scandali in Puglia, il buco nel Lazio, la mafia bianca in Sicilia, l'inchiesta in Abruzzo (con le dimissioni di Del Turco), gli scandali in Lombardia, la sanità calabrese con le false strutture d'eccellenza ...
Ma anche del sistema Romeo a Napoli; del sistema Bertolaso con la Protezione Civile ..
Forse tutto questo causa il basso gradimento della politica, e non i battibecchi negli studi televisivi.
Ne è venuta fuori una puntata un pò sottotono dove, almeno nella prima parte, non si è riusciti a sfuggire al "pollaio", con il battibecco relativamento all'ordinamento voluto dal relatore Beltrandi.
Il tema dell'informazione.
Possibile che tutti i giornalisti Rai, il presidente della FNSI Roberto Natali, i vertici della televisione pubblica si siano spaventati per nulla?
Perchè non si capisce se ha ragione Bonino, che spiega come la legge chieda maggiore informazione, con spazi in cui siano presenti i candidati alle regionali e i capi dei partiti in lista.
Trasmissioni che si aggiungerebbero a quelle già in palinsesto, senza stravolgere la programmazione ..
Eppure Beltrandi parla di imporre la scelta su ospiti e su temi.
E come regolarsi per le trasmissioni senza ospiti o con un solo ospite alla volta?
Che fine farebbero le trasmissioni di Iacona e Gabanelli?
C'è la solita sensazione che la politica voglia occuparsi ancora una volta dell'informazione, esprimendo un suo fastidio per la sua indipendenza.
La par condicio vale tutto l'anno, spiegava l'Annunziata. Par condicio che spesso non vale per i TG Rai e Mediaset.
Nella legge sono presenti alcune criticità:
-le trasmissioni di informazione non si possono trasformare in tribune politiche
-l'impatto sulla pubblicità
-l'indipendenza editoriale della Rai, messa a rischio
Vedremo come verrà interpretata questa norma, se verrà stravolto il palinsesto di Rai 3, se la TV commerciale verrà toccata.
Il rapporto politica democrazia.
Ovvero, la questione della sanità nelle regioni. Come nel Lazio, dell'ex presidente Storace, della candidata Bonino.
Con la competizione falsa tra pubblico e privato (dove al pubblico sono chiesti sforzi superiori al privato).
Con i casi del San Raffaele, della famiglia Angelucci, presenti nel settore privato, per la riabilitazione dei degenti (dopo le cure nel settore pubblico).
Un privato che non sarebbe attrezzato per operare nel settore della riabilitazione; che non avrebbe sempre erogato le cure per cui viene pagato dalla regione.
Un privato, gli Angelucci (editori e politici), che avrebbe messo sulla strada 500 lavoratori dopo che la regione intenedeva rivedere gli accordi.
Un ex lavoratore spiegava come col sistema dei ricatti, il S. Raffaele sia riuscito ad ottenere gli accreditamenti.
Azienda in cui si entra grazie ad una raccomandazione.
Della sanità privata, e del Lazio, ne ha parlato anche Report nella puntata La Convenzione(col famoso accordo per il centro oncologico, con l'affito della villa ad 1 euro all'anno ..).
Altra questione che sicuramente sarà tema di una inchiesta di Report è la svendita della Acea a Roma (ai privati, cui fa parte anche la famiglia Caltagirone).
Il punto è che, piaccia o non piaccia, questo sistema costa al cittadino (la sanità è in deficit per 3,4 miliardi), non è efficace (perchè si concentra tutto in grandi ospedali, e non sul territorio). Un sistema che non ci posiamo più permettere.
Come uscirne?
Bonino e Storace si sono confrontati.
Trasparenza, stop alle nomine politiche, riduzione dei costi e legalità e controlli.
Dall'altra parte l'ex governatore, che usava i numeri "pro domo sua", dando le colpe alla gestione Badaloni, a Marrazzo ("io mi sono ammazzato per cinque anni in regione", mentre Marrazzo andava a Trans).
Il solito modo per sfuggire alla domanda e non rispondere.
Questo, secondo me è il punto centrale: far rispondere alla politica del loro operato con la massima trasparenza.
Che è l'esatto contrario di quanto sta succedendo con la Protezione Civile Spa.
Technorati: Annozero
4 commenti:
Sull'informazione, se vuoi apsettare la prossima puntata per capire qualcosa fai pure, ma sul nuovo regolamento Rai qualcuno ha cominciato a dare qualche risposta che magari è interessante leggere: http://www.lucanicotra.org/sulle-inutili-polemiche-contro-la-fantomatica-sopp
Dunque molto rumore per nulla, cioè i giornalisti avrebbero avuto quella reazione, solo come istinto di difesa.
Bene: non mi dispiacerebbe vedere la Gabanelli a gestire una tribuna politica.
Una cosa non ho capito: Report non ospita politici, ma li intervista (stesso discorso per Iacona). Significa che anche nelle interviste deve valere le regole stabilite?
Degli Angelucci e dello scandalo del San Raffaele di Roma, come giustamente ricordi, si era già occupato Report. L'inchiesta, come al solito splendida, è andata in onda mi pare a dicembre, era sicuramente di Alberto Nerazzini e si intitolava La Convenzione (non la Cura, che è sempre di Nerazzini ma parlava di sanità lombarda e calabrese).
In alcuni passaggi la puntata di Annozero cercava solo di copiare il grande lavoro fatto da Report (scoop esclusi!). Davvero divertente!
Elisa
Puntata in tono minore, veramente.
Grazie per la segnalazione
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