28 gennaio 2011

Annozero vincere!



L'anteprima della puntata.
Lo spazio di libertà si fa ogni giorno più ristretto - questo il tema della copertina di Santoro. Si restringe per la decisione di imporre la claque politica nelle trasmissione (per fare ammuina e interrompere gli ospiti sgraditi) e, dall'altra parte i politici cui nulla è proibito. Insultare, interrompere rumoreggiare.
La politica può imporre gli ospiti o ritirarli all'ultimo momento (si riferiva a Cicchito, il cui partito ha deciso all'ultimo momento di non farlo partecipare alla puntata).
La politica può scegliere chi partecipa e chi no in uno studio. E allora se queste sono le condizioni, dice Santoro rivolto al suo pubblico, meglio stare zitti e non dare adito a critiche: "diamo una dimostrazione di compostezza".
C'è, è vero, una carta dei diritti che dice che nessun governo ha la possibilità di ingerire sulla libertà di espressione. Ma ogni giono che passa diventa sempre più difficile.

Specie se ti arrivano in trasmissione le telefonate come quella del direttore Masi, a tutela della Rai, diceva lui, ma probabilmente a tutela del suo posto di lavoro.

«Non sono mai intervenuto direttamente - ha esordito Masi al telefono rivolgendosi a Santoro - anche quando mi ha citato in diretta. Ma stavolta faccio un'eccezione. A tutela dell'azienda di cui sono direttore generale e che è anche la sua azienda, mi debbo dissociare nella maniera più chiara dal tipo di trasmissione che lei sta impostando, ad avviso mio e dei nostri legali in base al codice di autoregolamentazione sulla rappresentazione dei processi in tv, tema sollevato non più tardi di venerdì scorso anche dal presidente della Repubblica Napolitano».

Un tentativo di intimdazione? In realtà è stato un autogol poichè Santoro prontamente ribattuto:
"Lei vuol dire che non dobbiamo fare la trasmissione? Mi sta dicendo che devo chiudere la trasmissione?".
"No, intendo dire che forse potrebbe violare il codice".
"Stiamo violando le regole si o no? Qualunque trasmissione potrebbe violare il codice, anche lei potrebbe violare il codice".
Insomma, il tentativo è fallito, visto che la trasmissione è andata avanti tranquillamente.

Cosa c'è dietro il Bunga bunga?
E' una barzelletta, o c'è qualcosa di vero.
Nel corso della trasmissione sono andate in onda spezzoni di intercettazioni già sentite in televisione o lette sui giornali. Dunque nulla di nuovo.
La Minetti contro il cavaliere. L'amica di Ruby, che credeva che i racconti della nipote fossero barzellette, e invece .. "vorrei dirle porta anche me dal presidente, così mi trovo un posto fisso".
Il presidente generoso. Con le belle ragazze.

Gli ospiti in studio: l'onorevole Bindi, i giornalisti Mieli, Mentana e Belpietro.
Se Berlusconi e i suoi avvocati temevano una puntata in cui veniva rimestato il fango, alla fine penso che siano rimasti soddisfatti. Poco ci è mancato che trasformasse in un processo al Partito Democratico.

Nonostante una battagliera Bindi che ha iniziato il suo intervento domandandosi fino a quando l'Italia potrà permettersi questa situazione (di stallo) nel paese. Come può il paese sopportare la differenza tra cittadini comuni e una politica costretta da queste miserie. La questione di competenza che verrà sollevata in Consiglio dei ministri (tra la procura di Milano e il tribunale dei Ministri): questione che nasce per la decisione di sposare la tesi per cui B. avrebbe fatto la telefonata alla Questura in veste di presidente del Consiglio, per salvaguardare i rapporti con Mubarak.
Purtroppo le cose andranno avanti a lungo, violando l'articolo della Costituzione che parla di dignità dei rappresentanti dello stato (articolo 54) contro il comune sentire del paese. Per quello che si legge sul giro di denaro, il rapporto con le donne.
"Lui se ne deve andare, è l'ultimo atto di dignità nel confroti del paese, poi si vada a votare".

A questa argomentazione, Belpietro le ha risposto secco "dimettetevi tutti voi dell'opposizione e poi si vada a votare". Niente governi tecnici, pastette. Se si va a votare si risolve il problema: secondo Belpietro, il lodo Alfano serviva proprio allo scopo, per evitare i processi al premier.
E inoltre, sottolineava il direttore, sollevare l'attribuzione è legittimo, e a decidere su questo punto saranno altri giudici.

Se è vero che le motivazioni portate avanti dalla giunta sono ridicole (chi crede alla storia di Mubarak?), ci sono altri aspetti che fanno discutere. Sempre la Bindi spiegava che B. avrebbe aiutato Ruby, dandole in una sera i soldi che un cassa integrato ha perso in un anno.
E' questo un comportamento consono ad un premier?
Se anche il processo per B. verrà sospeso e forse, come ha anche spiegato Mieli, non si farà mai, ci saranno probabilmente i processi alla Minetti e alle altre persone coinvolte. Faranno anche loro la fine di Mills?

Santoro ha voluto spostare l'attenzione su un altro aspetto: il cambio di strategia portato avanti dal PDL. Lo scontro con la procura, negando qualsiasi cosa: le ragazze che guardavano Baaria e bevevano Coca cola light.
"E' uno sfregio" il pensiero di Mieli.

Mentana è andato oltre la questione giudiziaria, anche perchè da quanto visto o letto, di reati se ne vedono pochi. Dall'estate del 2006, B. ha scoperto una dimensione del privato che gli è sempre più piaciuta. Un circo, con dentro un impresario, un domatore, una mangiafuoco.
"B. deve staccare di brutto, dopo una giornata passata con Cicchitto e Gasparri".
Ora è troppo tardi per rivendicare questa sua dimensione privata (che avrebbe magari evitato tutto questo scontro). Il passo indietro di B. è ora impensabile: non può fare un passo indietro e l'opposizione non può darglielo come consiglio. La maggioranza si è dimostrata inespugnabile: se persino l'avvocato di Fini, Consolo dice che il reato è da tribunale dei ministri, figuriamo gli altri.
Come può opposizione pensare che B. faccia un passo indietro?

E' già, l'opposizione.
Per il momento, fa parlare di sè l'opposizione interna, rappresentata dal consigliere di zona Sara Giudice, anche ieri ospite. Ha raccolto ad ora 7000 firme per le dimissioni della Minetti: "esiste un popolo di centrodestra che non si riconosce in certe scelte di rappresentanza politica".

Dall'altra parte, la boutade delle 10 milioni di firme che il Partito Democratico vorrebbe raccogliere.
Ad un certo punto della trasmissione sembrava che fosse la Bindi sotto processo.
D'altronde non si può negare che il maggior partito d'opposizione abbia dato un'immagine confusa, con troppe idee discordanti dentro. Come nel caso dell'accordo Fiat.

Il PD è una alternativa matura e pronta per governare? Con quale maggioranza? Dopo aver corteggiato Fini e Casini? Per il momento, come ha detto anche la Bindi, sta aspettando che la maggioranza si sfaldi, un ammiccamento alla Lega, un'apertura a Casini.

Ruotolo è tornato a sentire la Macrì, dopo che parte della sua intervista della settimana passata è risultata falsa. Correttamente, ha anche sentito il marito da cui è separata: "Nadia sta cercando pubblicità" e non doveva parlare perchè "c'è un bambino di mezzo".

I foulard li ha regalati lui a Portovenere o li ha regalati il cavaliere?
La mamma, altro pezzo dell'intervista, conferma quanto ha detto Nadia e smentisce il genero.
E conferma anche di aver parlato, lei, la madre, col presidente. Insomma un contesto interessante, quello che emerge dalle telefonate tra le ragazze e il premier. Il quadro scenografico messo in pista da Signorini. Come per Noemi.

Ma fino a quando potrà reggere? Veramente, basta aspettare che anche di questo l'Italia si dimenticherà?

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