Il consigliere comunale Ugo Cassone, PDL, alla presentazione di un libro a proposto di "abolire la festa del 25 aprile perché non rappresenta tutti gli italiani ma solo una parte di essi che dopo tale data hanno iniziato la persecuzione dei cosidetti 'vinti' attraverso le stragi perpetrate dai comunisti che si facevano giustizia da sé nei confronti delle parti a loro avverse". Il tutto per invocare poi una presunta pacificazione. Con i fascisti ovviamente.
Un ministro della Repubblica replica invece così, al monito di Napolitano di essere uniti nei festeggiamenti dell'Italia unita : "festeggeremo dopo il sì al federalismo"
Se questo è il principio dell'anno in cui si festeggeranno i 150 anni di Italia, c'è da essere pessimisti sul futuro del paese. Che vorremmo democratico, unito attorno sua Costituzione antifascista, unito anche con un federalismo che da alle regioni onori e oneri.
E se nel paese reale, la disoccupazione cresce (il tasso di disoccupazione reale arriva al 10%), specie nei giovani, nel palazzo si parla del Tremonti politico e del vitello grasso per Casini.
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