Avrebbe scambiato cinque buoni sconto da un euro ciascuno invece di utilizzarli. Per questo sarebbe stato licenziato Paolo Canni, il giovane di 30 anni che si è impiccato dopo avere perso il posto di lavoro come commesso in un supermercato di Ragusa.
A renderlo noto il segretario generale della Uil di Ragusa, Giorgio Bandiera: “Era un nostro iscritto - afferma il sindacalista – faceva parte del direttivo della Uiltucs, lo stavamo seguendo nella sua azione giudiziaria promossa per ottenere la revoca del licenziamento. Venerdì era stato predisposto, insieme al nostro legale, il ricorso al Giudice del Lavoro. Era stato accusato dall’azienda di aver cambiato cinque buoni-sconto di un euro, ma lui aveva respinto ogni addebito e non riusciva a darsi pace per un licenziamento che riteneva ingiusto e illegittimo”.
L’uomo, che ha lasciato un figlio di tre anni, prima di impiccarsi ha scritto un biglietto per la moglie in cui spiega i motivi del suicidio. [ragusa.blogsicilia]
In Italia succede anche questo, purtroppo.
Nel paese delle cricche e degli scandali.
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