09 gennaio 2011

Don Andrea Gallo: in direzione ostinata e contraria

Forse han veramente ragione quelli che sostengono che l'unico modo di concepire la vita sacerdotale sia quello portato avanti da Don Andrea Gallo, ospite a Che tempo che fa, dove ha presentato il suo libro, "Son venuto per servire" (ibs).
Prete scomodo, prete a rischio scomunica o, come credo che sia, uno dei pochi preti coerenti.

Basta sentirlo parlare: schietto, senza troppi giri di parole “sia il vostro parlare si si no no il piu viene dal maligno”, diceva S. Matteo nel suo Vangelo.
Siamo a favore della guerra (prima di lui ospite era il ministro Frattini che ha parlato della “missione di pace” in Afghanistan) o della pace?
E dunque, secondo Don Andrea “Dio è amore a perdere”, “la superiorità della coscienza individuale è un dogma” e non esistono verità superiori da imporre a forza.
Sulla sessualità: “la sessualità è un dono e anche un enigma”, bisogna “rispettare i gay e le altre religioni”.
E sulle donne, dove si è detto favorevole al sacerdozio femminile, perchè Gesù non disse “siete tutti miei fratelli, ma le donne un po' meno”.

Qui la sua lista durante la trasmissione Vieni via con me.



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