10 gennaio 2011

La contraddizione

«Nella Ue l'educazione sessuale e civile minaccia la libertà religiosa»

C'è una contraddizione, a mio avviso, nelle parole del papa.
Ritenere che l'educazione civile sia una minaccia alla religione, significa che diritti civili siano in contrapposizione con quelli religiosi.
"non posso passare sotto silenzio un'altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione".

Che dovrebbero dire allora le altre religioni non cattoliche che, in Italia godono di un impari trattamento, per la libertà di culto (le moschee che vengono bloccate per motivi anche politici), per i soldi dell'8 per mille?
Che dovrebbero dire i musulmani, per tutte le vittime civili, effetto collaterale della guerra in Iraq e in Afghanistan?
Alla fine, sempre sul sesso si va a parare.
Come se i cattivi esempi venissero da certe scuole di paesi euripei, e non da arzilli vecchietti di Arcore, che si divertono in festini e bunga bunga.

Mentre commento queste parole penso sulle notizie di questi giorni.
O anche il leghista, difensore della vita, che taccia gli abruzzesi (magari anche quelli rimasti sotto le macerie), di essere un peso morto.

Infine, a proposito di religione, insegnamenti, cultura e ignoranza:
E il governatore islamico del Punjab, Salman Taseer, ucciso dalla sua guardia del corpo per aver osato difendere una donna cristiana accusata di blasfemia. Il governatore era un tollerante perché era un uomo colto, il suo assassino era un fanatico perché era un uomo ignorante. Bisognerebbe smettere di esaltare l’ignoranza come sintomo di schietta appartenenza al popolo. Dal medioevo del Duemila ci può salvare soltanto la cultura. [Massimo Gramellini, commentando le notizie della settimana]

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