Alla fine sono riuscito a vedere il film di Virzì “Ilcapitale umano”: penso che, chi lo ha criticato perché
parla male della Brianza, non lo ha nemmeno visto.
Si tratta della Brianza, ma potrebbe anche essere una qualsiasi
regione del nord, ricche e agiate famiglie vivono in ville piene di
sfarzo, al riparo dalle intemperie del paese in cui vivono.
Non è un caso se la frase clou del film, nel finale è:
“Avete scommesso sulla rovina di questo paese e avete vinto”.
Lo dice Carla la moglie del
finanziere al marito, Giovanni Bernaschi, durante la festa in cui si festeggia la
vittoria, per i risultato del loro fondo speculativo.
E il marito risponde, "abbiamo vinto".
La vittoria a spese nostre: a spese di quel paese che hanno
contribuito a portare alla rovina.
Con la speculazione finanziaria, con la ricerca del profitto e del
guadagno a tutti i costi.
Guadagni che abbagliano i poveri allocchi (come Dino Ossola), affascinati dal lusso, dal guadagno facile, come Pinocchio di fronte al gatto e alla volpe:
Per cui un teatro è buono solo se abbattuto e ricostruito per
farci villette per altri ricche famiglie.
Per cui i figli vanno educati solo sul principio della
competizione, perché solo chi vince vale qualcosa.
Il capitale umano racconta
di un paese che è quello dove un assessore e un costruttore parlano
al telefono complimentandosi perché c'è stato un terremoto: “che
culo”, si dicono, ora ci pappiamo tutti i soldi per la
ricostruzione.
Lo stesso terremoto per cui due palazzinari ridono sotto le
coperte, pensando a tutti i soldi che faranno con la ricostruzione.
È il paese dove chi può permetterselo, porta i soldi (o la sede
fiscale della società) in Lussemburgo, in Svizzera, nei paradisi
fiscali, perché chi se ne frega se il mio paese va in rovina.
È il paese dove la cultura va bene solo se ci si può mangiare
sopra.
Dove se stai sopra, hai tutte le possibilità di questo mondo:
possibilità di carriera (perché sei figlio di qualcuno che ha un
nome importante), e diventare dirigente, medico, chirurgo,
ricercatore universitario.
Se stai sotto, se invece uno sfigato qualsiasi.
E la tua vita viene valutata in base a regole precise:
l'aspettativa, le relazioni, la qualità della vita. Il tuo capitale
umano.
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