13 gennaio 2014

Il caso Stamina

Che cos'è il metodo Stamina, una truffa o un metodo di cura che ha veramente portato giovamento per curare gravi malattie?
E' solo marketing per vendere un prodotto oppure dietro questo protocollo di cura c'è veramente qualcosa di scientifico?

La cura Stamina è diventato "il caso stamina" grazie all'attenzione mediatica (come era già successo per il metodo Di Bella), per le proteste dei malati che chiedevano allo Stato di finanziare la cura, in nome della libertà di scelta.
L'inchiesta di Presa diretta parlerà del rischio di sfruttare il dolore delle famiglie per portare avanti metodi che non hanno valenza medica: un'inchiesta importante, perché si parla di tante famiglie e dei loro figli.
Ma anche di come vengono spesi i soldi pubblici per la sanità, dello scontro tra la comunità scientifica (molto critica nei confronti del metodo) e la Stamina foundation.
Delle inchieste tutt'ora aperte da vari tribunali su Vannoni e la sua terapia, sperimentata nell'ospedale di Brescia: su Repubblica e La Stampa si fanno alcune anticipazioni sulle pressioni fatte dalla regione Lombardia, per far partire le cure a Brescia:

La Stampa:

Un dirigente della Regione Lombardia aveva un problema, una malattia neurologica progressiva. Ha pensato che potevamo curarlo e ha favorito l’ingresso del nostro metodo negli Spedali di Brescia. Anche i dirigenti locali avevano qualche fratello, cognato o marito da curare, col morbo di Parkinson. Abbiamo perciò deciso di curare prima i raccomandati, così poi saremmo riuscire a far entrare i nostri bambini». 

Dunque, nella migliore tradizione italica, «prima i raccomandati». In modo da aderire alla mission sbandierata fin dal 2010 da Vannoni nel suo blog Cellule staminali adulte: «Ottenere la prosecuzione delle terapie già intraprese... fare pressione affinché tali cure divengano applicabili in Italia presso ospedali pubblici e rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale». Un progetto che, se messo in pratica, stando ai dati forniti da Stamina sulle richieste di pazienti, 25 mila domande, costerebbe allo Stato circa 4 miliardi di euro (fonte: Sole 24 ore).
Repubblica
ROMA - "Se fosse vero che Vannoni e i suoi ci hanno dato un protocollo diverso da quello utilizzato a Brescia, ci sarebbero gli elementi per una truffa ai danni dello Stato. Sarebbe un atto gravissimo che tradisce il Parlamento. E' più che grave, è inaccettabile. E' una presa in giro nei confronti di tutto il popolo italiano contro la quale ci rivarremo sicuramente". Sono le parole del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nell'intervista concessa a Riccardo Iacona e in onda domani sera nella puntata del programma "Presa diretta" dedicata interamente al caso Stamina.

Non è l'unica dichiarazione forte dell'inchiesta televisiva. Con gli inviati del programma ha parlato anche Marino Andolina, vicepresidente di Stamina foundation, il quale ha rivelato che le somministrazioni del metodo promosso da Davide Vannoni di fatto iniziarono agli Spedali civili di Brescia per una vicenda di raccomandazioni e da pazienti "raccomandati": a Brescia, dice Andolina, c'era interesse di importanti personaggi della Regione e dell'ospedale di vedere curati se stessi e i propri congiunti: "Abbiamo perciò deciso di curare prima i raccomandati, così poi saremmo riusciti a far entrare i nostri bambini".

Andolina risponde dunque indirettamente a uno dei quesiti posti nell'intervista dallo stesso ministro Lorenzin: "Come è possibile che un metodo che non sia stato né brevettato né sperimentato sia potuto entrare in una struttura pubblica italiana? Anche su questo dovremo fare chiarezza".

"Un dirigente della Regione Lombardia - ha spiegato Andolina - aveva un problema, una malattia neurologica progressiva. Ha pensato che potevamo curarlo e ha favorito l'ingresso del nostro metodo negli Spedali di Brescia. Anche alcuni dirigenti locali avevano qualche fratello, cognato o marito da curare, col morbo di Parkinson".

"Presa diretta" dà spazio anche alla drammatica testimonianza di una famiglia che si era rivolta a Vannoni per curare una figlia affetta da tetraparesi spastica sin dalla nascita: "In tutto, il trattamento Stamina ci è costato 50mila euro, dobbiamo ancora finire di pagare e mia figlia è ancora sulla carrozzella, racconta il papà di Nicole De Matteis durante la trasmissione. La bimba, 11 anni, ha fatto una serie di infusioni Stamina, prima al Burlo Garofalo di Trieste e poi agli Spedali di Brescia: "La prima infusione ci è costata 27 mila euro" ha aggiunto la mamma mostrando copia dei bonifici inviati alla Rewind Biotech srl, società con sede a San Marino.

"I bonifici andavano fatti prima delle infusioni - dice nel suo racconto il padre della bambina - e in tutto il trattamento Stamina ci è costato 50mila euro e dobbiamo ancora finire di pagare perchè questi soldi li abbiamo presi in prestito dalla banca". "Vannoni - aggiunge la mamma - ci aveva promesso che la bambina avrebbe lasciato la carrozzella e che avrebbe camminato, tutto il contrario di quello che dicono adesso. Adesso dicono che Stamina serve a migliorare la vita dei malati, ma a noi ci aveva promesso la guarigione".

I due genitori raccontano anche cosa avvenne dopo la prima infusione fatta a Trieste: "La bambina ha cominciato a vomitare al punto che l'abbiamo dovuta portare in ospedale a Torino". Qui però ai medici non venne detto nulla della infusione: "Non glielo abbiamo detto - spiega il padre di Nicole - perché ho chiamato Vannoni chiedendogli come mi dovevo comportare e lui mi ha detto che secondo lui era meglio non dire niente, perché sennò avrebbero bloccato tutto. Ci aveva spiegato che andava fatto il ciclo completo perché facessero effetto, due non sarebbero servite a niente".
La scheda della puntata:
Nella seconda puntata di PRESADIRETTA andrà in onda con “IL METODO STAMINA”, la prima inchiesta televisiva sulla discussa “terapia” a base di cellule staminali del professor Davide Vannoni, che promette di curare tante gravi malattie.
Una vicenda di cui si è parlato moltissimo nelle ultime settimane e che sta dividendo il pubblico e i media come capitò col caso Di Bella.

PRESADIRETTA ha cercato di capire cosa sia davvero il “metodo Stamina”, chi sia il professor Vannoni, quali siano gli effettivi utilizzi delle cellule staminali. Una vicenda estremamente controversa che si sta giocando purtroppo, sulla pelle di tanti malati e delle loro famiglie.

A PRESADIRETTA vi racconteremo lo scontro durissimo tra la Comunità scientifica internazionale, che considera il “metodo Stamina” una truffa e la Stamina Foundation, che difende la bontà della sua terapia. Le battaglie legali delle famiglie che vogliono ricorrere alla cura presso l’Ospedale di Brescia, combattute nei Tribunali di tutto il paese.

L’autorevole parere di chi ha bocciato il “metodo Stamina”per totale mancanza di requisiti scientifici. Vi racconteremo le storie clamorose di chi si è sottoposto al “metodo Stamina” e naturalmente anche il suo inventore, il professor Vannoni.

Nella puntata “IL METODO STAMINA” Riccardo Iacona intervisterà su questa controversa situazione il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. A PRESADIRETTA, un viaggio all’interno dei meccanismi non sempre trasparenti, che regolano i rapporti tra politica e scelte sanitarie. Perché la voce della scienza conta così poco quando bisogna scegliere sulla salute pubblica?
“METODO STAMINA” è un racconto di Riccardo Iacona e Liza Boschin con la collaborazione di Marco Piazza
In questo momento potete seguire l'intervista in diretta di Iacona su Il fatto quotidiano TV: “Stamina? Caso italiano. Negli Usa non sarebbe mai successo” 

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