L'erba del vicino è sempre più sporca .. e i clichè vanno bene solo se sono riferiti agli altri.
Come nel film di Miniero "Un boss in salotto" dove la parte del boss meridionale è affidata alla faccia di Rocco Papaleo.
E dove si ride di questo boss della Camorra e della sorella che ha disconosiuto le sue origini e ora parla in dialetto Veneto.
Nei cinepanettoni italiani il romanaccio è il solito romanaccio che parla in dialetto.
Nelle pubblicità il napoletano è il napoletano ingenuotto.
Ma quando si tocca il proprio giardino, come ha fatto Virzì nel film "Il capitale umano", allora no.
Le villette dei nuovi ricchi della finanza che hanno preso il posto degli industriali del mobile.
L'immobiliarista che vuole buttarsi nel mare della finanza senza sapere di quali squali è infestato.
E' la Brianza che è stata investita anche dalle inchieste sulla ndrangheta, dell'industria Perego che era nelle mani del boss e che avrebbe sversato rifiuti sotto le strade e l'ospedale di Como.
E' Como (la città il cui degrado è rappresentato dal teatro, ha detto il regista) è anche la città dove il lungolago è stato distrutto dai lavori per le paratie, voluti dalla precedente amministrazione.
Sono solo stereotipi quelli del regista toscano?
La realtà è, grazie al cielo, un pò più complessa: oltre alle ville dei calciatori, dei cummenda, le rotatorie, i centri commerciali, c'è anche una realtà fatta di associazioni, di imprese che funzionano, di ville storiche e beni culturali da tutelare.
Nessun commento:
Posta un commento