Due notizie legate tra loro, perché
parti dello stesso problema.
La Grecia, che con la sua richiesta di
rivedere il debito, spaventa mercati e la finanza.
E la lista Falciani, coi 6000 nomi di
italiani che hanno frodato il fisco. Non solo i tre nomi grandi che
avete letto, ma anche tanti altri
(professionisti, imprenditori, cravattari, mafiosi) che si erano
rivolti ai servizi offerti dalla banca elvetica per frodare il fisco.
Da una parte un paese che la cura della
Troika (che ora nessuno sposa più in Italia) ha messo in ginocchio.
Dall'altra un Europa unita solo nel rispondergli paga il debito.
Paga per i soldi che ti abbiamo
prestato.
Anche se, come ha spiegato il ministro
Varoufakis, solo il 9% dei prestiti sono finiti alla Grecia,
“Tutto il resto è andato ad alimentare la finzione che stessimo
ripagando il debito che non eravamo in grado di ripagare.”
La finanza, le banche, i mercato.
Poi leggi l'intervista di Falciani,
dove spiega come la lista fosse stata usata per ricattare i leader
greci (in essa compare anche la madre di Papandreu) e spingerli verso
miti consigli nell'accettare i diktat (tedeschi). E le cose iniziano
ad essere chiare.
Su come funzionano oggi le democrazie,
sugli organi sovranazionali che nessuno elegge.
Sul mercato dove oggi i soldi possono circolare a proprio piacimento, e dei loro possessori, per sfuggire alla tassazione. Con l'effetto che poi, alla fine, la crisi ricada proprio sui ceti più deboli. Quelli che non possono scappare. In Svizzera o nei paradisi fiscali.
Sul mercato dove oggi i soldi possono circolare a proprio piacimento, e dei loro possessori, per sfuggire alla tassazione. Con l'effetto che poi, alla fine, la crisi ricada proprio sui ceti più deboli. Quelli che non possono scappare. In Svizzera o nei paradisi fiscali.
Quelli che non hanno soldi all'estero
da farsi scudare: eh si, perché della maggior parte di quei nomi italiani, ci facciamo veramente poco. C'è lo scudo, la
prescrizione, il fatto che giuridicamente quella lista serve a poco.
Anche se racconta bene, leggendo i nomi
e le professioni dei nostri connazionali traditori, quanto sia spinta
la “fordizzazione” dell'evasione.
Tutta gente che vota, fa pressione, che
sponsorizza, che paga campagne elettorali.
Ecco spiegata la mancanza di volontà
per fare lotta all'evasione.
Non si spiega in altro modo la delega
fiscale e quella regoletta del 3%, la soglia di evasione consentita,
senza alcun limite.
La democrazia oggi è quella cosa per
cui tu ti devi pagare le scuole e la sanità di tasca tua per
permettere ad un altro di farsi la villa, la barca, il suv.
C'è chi sta sopra e chi sta sotto.
Ricatto.
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