17 giugno 2018

Quando sarà finito il polverone

Se avete modo, comprate l'ultimo numero de l'Espresso: non solo per copertina (che ha fatto innervosire il ministro Salvini), ma per la vignetta di Makkox.
C'è un Salvini che scruta l'orizzonte e che vede andar via le navi delle ong: e se queste vanno via, io di che parlo?



"Inizieranno tutti a chiedermi: e la flat tax? E i posti di lavoro che ci rubavano i negri, 'ndo stanno?!!".

Coglie nel pieno la questione, la vignetta: le polemiche, gli hashtag (da una parte e dall'altra), le sparate servono solo a creare quel polverone che non ci fa vedere chiari i problemi.
Ad oggi non c'è correlazione tra ONG e sbarchi, lo dice uno studio dell'ISPI per cui solo il 40% dei salvataggi lo fanno queste associazioni private.
Passato il polverone su porti, su crociere e pacchie che sono finite, si dovrà parlare di lavoro, debito, politica vera.
Che succederà allora?

E vale anche l'inverso per l'inchiesta romana sullo stadio di Roma, usata a seconda del bisogno per attaccare gli avversari: e allora la Raggi? E allora Sala? E allora Casaleggio?
Parnasi pagava tanti partiti, comprese le fondazioni del PD e una vicina a Salvini.
Perchè questo è il capitalismo oggi: relazioni, cene, incontri.
Con la scomparsa dei partiti, di una struttura dirigenziale dietro i partiti, oggi un Lanzalone riesce ad entrare dentro la stanza dei bottoni (a Roma al comune e nelle istituzioni) senza troppi filtri.


PS: nella copertina de l'Espresso si mostrano a fianco il ministro e il sindacalista dell'USB Aboubakar Soumahoro. C'è stato un tempo in cui i sindacalisti erano la palude, quelli che bloccavano il paese, quelli che mettevano il gettone nell'Iphone.
Grazie al cielo quei tempi sono passati.
E si tornerà a parlare anche di diritti sul lavoro.

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