20 gennaio 2019

La conferenza di Wansee


Wansee è una località fuori Berlino: qui, nella villa del generale delle SS Heydrich (capo dell'ufficio per sicurezza RSHA), il 20 gennaio 1942 si riunirono 15 tra gerarchi del partito nazista, SS e uomini di Stato.
La riunione era indetta dallo stesso Heydrich assieme al suo aiutante Heichmann, per mettere in atto la soluzione finale. L'annientamento della popolazione ebraica nei territori del Reich tedesco, dalla Polonia, alla Russia occupata, fino alla Francia e all'Italia.

In questa riunione si pongono cioè le basi per la costruzione della macchina dello sterminio, in tutte le sue componenti: dei verbali di questa riunione, ne è rimasto solo uno (quello del sottosegretario agli esteri Martin Luther) che è arrivato fino ai nostri giorni e che ci riporta il lessico burocratese usato da queste persone
abbiamo un problema di immagazzinamento degli ebrei in Germania ...”

Si dovevano raccogliere gli ebrei, portarli nei luoghi per lo sterminio, identificare un metodo per la loro uccisione che fosse il meno cruento possibile per i soldati tedeschi. E poi occuparsi dello smantellamento dei loro corpi.
Secondo delle liste e delle procedure ben precise.

La lista degli ebrei da "trattare", presa da Wikipedia


La soluzione finale, la Shoa, non fu solo opera delle SS con la svastica sul braccio: fu un'operazione che coinvolgeva chi si occupava di trasporti per la Deutsche Bahn, l'industria chimica che doveva produrre lo Zyklon B, l'ingegneria e le imprese di costruzione che dovevano costruire forni, dove i tedeschi stimavano di eliminare 60000 ebrei al giorno.

UFFICIO CENTRALE COSTRUZIONI, AUSCHWITZ, ALLA DIREZIONE LAVORI, AUSCHWITZ, 31 MARZO 1943In riferimento alla vostra lettera del 24 marzo 1943(estratto)In risposta alla vostra lettera, le tre torri a tenuta d'aria dovranno essere costruite secondo l'ordine del 18 gennaio 1943, per Bw 30B e 3C, nelle stesse dimensioni e nello stesso modi delle torri già consegnate.Approfittiamo dell'occasione per fare riferimento a n altro ordine del 6 marzo 1943, per la consegna di una porta antigas 100/192 per il I deposito cadaveri del III crematorio, Bw 30A, che deve essere costruita nello stesso modo e secondo le stesse misure della porta del deposito del II crematorio, con lo spioncino di doppio vetro da 8 mm profilato di gomma.Quest'ordine è considerato particolarmente urgente. 
[Stralcio preso dal libro di Robert Harris Fatherland]

Gli uomini che si erano riuniti a Wansee avevano alle spalle le leggi di Norimberga, redatte dal ministro Stuckart, che davano una copertura legale alle discriminazioni contro gli ebrei.
Avevano alle spalle l'esperienza del progetto Aktion T4, ovvero l'eliminazione degli indesiderati, delle persone indegne di vivere: persone con handicap, malati di mente.
Persone che pesavano sullo Stato e che non erano produttive.
“igiene razziale”, questa l'idea dietro quelle morti, fatte con molta discrezione per non disturbare la coscienza delle brave famiglie ariane, quelle con tanti bambini coi capelli biondi e gli occhi azzurri.

Così come avvenne in Italia per le leggi vergogna contro gli ebrei, anche in Germania queste leggi, questi programmi vennero accettati dalle persone, dalla comunità scientifica.
Poche voce si alzarono contro la politica del governo nazista di eutanasia: tra queste quella del vescovo Van Galen che disse “Hai tu, ho io il diritto alla vita solo finché siamo produttivi, ritenuti produttivi da altri?”.

La conferenza di Wansee, la burocrazia usata per nascondere l'orrore, l'ideologia nazista, l'eliminazione delle vite indegne di essere vissute (non solo in Germania, perché l'eugenetica è una deformazione che attecchì anche in altre democrazie, anche negli Stati Uniti).
Ricordiamocele queste cose, quando tra pochi giorni celebreremo la giornata della memoria, chiedendoci come sia stato possibile.
Come sia stato possibile Auschwitz Birkenau (e gli altri campi di sterminio).
La soluzione finale è un qualcosa di molto più grande e complesso: non è solo Eichmann o i pochi altri simboli che sono tirati fuori per questa giornata.
A questo orrore si è arrivati quando si è deciso che non tutte le vite erano uguali, che esistevano persone degne e persone da eliminare, quando si gira la testa dall'altra parte di fronte alle persecuzioni, alle discriminazioni.
Perché prima noi. Prima i tedeschi. O prima gli italiani.

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