Come nella favola della rana e dello scorpione, la natura di certe persone viene fuori alla fine.
Mi riferisco a due notizie sentite oggi: le dichiarazioni ai magistrati del commercialista Scillieri, sul sistema Lega.
E la difesa appassionata di esponenti di Italia Viva e del PD a difesa dei cenoni negli alberghi.
Quando Salvini diceva prima gli italiani, andava tradotto, prima un italiano. Prima il suo partito personale.
Quello che oggi strepita contro un governo che ci chiude in casa, che non aiuta gli italiani e che ci dice quando festeggiare Natale (forse Salvini pensa veramente che Gesù sia nato a mezzanotte).
E poi gli esponenti del PD (e di IV) che riescono a fare opposizione in maggioranza. In piena seconda ondata, dove la diminuzione dei contagi deriva dalle regole nei DPCM che bloccano gli spostamenti e bloccato alcune attività essenziali, ci sono persone che si preoccupano dei cenoni.
Le vere priorità di un paese che si è scoperto fragile di fronte alla pandemia: è caduto il sistema scolastico (e la didattica a distanza accentuerà molte disuguaglianze), il sistema sanitario, del trasporto pubblico.
Dove alla crisi sanitaria seguirà una crisi economica che porterà al collasso le aziende i bar e i ristoranti.
Che rischiano di finire in mano alle mafie: ma di questo, agli scorpioni di cui sopra, poco importa.
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