26 dicembre 2020

L'altra Milano



L'ha detto e lo ha fatto, il segretario della Lega, il partito che 364 giorni all'anno se la prende con i senza tetto, il giorno di Natale è andato coi city angels a distribuire aiuti ai senza tetto di Milano.

A Natale anche uno come Salvini è più buono: anziché starsene con le sue famiglie, ha dedicato qualche ora per mettersi a favore di telecamere in mezzo ai clochard, mica come quei radical chic della sinistra che se ne sono rimasti a casa col culo al caldo.

Ora ci aspettiamo che, per non passare da ipocrita, si dedichi all'assistenza anche altri giorni all'anno, senza telecamere e fotografi di mezzo.

Ma anche un altro esponente politico ieri era in mezzo ai volontari dell'associazione Pane Quotidiano (persone che dedicano il loro tempo agli ultimi di Milano tutti i giorni): era il sindaco Sala, venuto lì per ringraziarli e per ringraziare il generoso imprenditore che ha staccato un assegno di qualche migliaia di euro.

Eh sì, siamo tutti più buoni.

Certo, un sindaco progressista avrebbe aggiunto anche che, nel suo prossimo eventuale mandato avrebbe fatto tutto il possibile perché a Milano non si vedano più le scene drammatiche delle persone in coda per un aiuto.

Che Milano non è solo la città dei grattacieli, dello shopping sotto la galleria Vittorio Emanuele, degli aperitivi dei bei tempi. O della mega (speculazione) operazione immobiliare attorno al nuovo stadio San Siro, fortemente voluta dal fondo Elliot di cui ancora non si sa bene chi ci sia dietro.

Perché a Milano nessuno deve essere lasciato indietro.

Ma questi sono discorsi da un sindaco di sinistra. Dobbiamo accontentarci.

Accontentarci di questi politici che si accorgono che esiste un'altra Milano solo attorno a Natale.

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