Max Dembo esce di prigione dopo aver scontato otto anni per emissione di assegni falsi. Vuole lasciarsi alle spalle la vita criminale che ha compiuto fino ad allora.
All'uscita del carcere viene affidato all'agente Rosenthal (è fuori in libertà condizionata), che lo spinge a trovarsi un lavoro e un'abitazione. Ma la vita fuori dal carcere è difficile e Max ha difficoltà ad inserirsi: è soprattutto l'intransigenza dell'agente che lo ha in custodia a far si che tutti i possibili datori, alla notizia del suo passato, gli chiudano la porta. "Il peso della libertà vigilata si stava trasformando in una sorta di albatro appollaiato sul collo" inizia a pensare Max.
Finchè un giorno, Rosenthal scopre da Max delle tracce di droga: sono di un suo amico in realtà, ma l'agente lo porta lo stesso in carcere per un controllo e lì lo lascia per tre settimane. Questo fa capire a Max che tutti i suoi sforzi sono stati inutili: scappa dalla custodia dell'agente e decide di tornare alla vita criminale
"Ma il crimine era il mio mondo, il luogo in cui mi sentivo a mio agioe non lacerato nel profondo. E sebbene si trattasse di una libera scelta, era anche destino. La società mi aveva reso quello che ero, e mi aveva messo al bando per paura di quanto essa stessa aveva creato; ma io andavo fiero della mia condizione."
Da quel momento Max diventa un fuggitivo: messosi assieme ad altri ex criminali decide fare l'unico lavoro che è capace di fare: il criminale. Organizza dei colpi, prima ad un supermercato, poi ad un banco dei pegni.
I soldi gli servono solo per portare avanti una bella vita, comprare bei vestiti, uscire a cena la sera. Questo fino al gran colpo in una gioielleria, dove l'incantesimo si spezza: scoperti da una pattuglia, i suoi compari vengono catturati e lui è spara ad un'agente.
Per disperazione ma anche con gioia "per dare espressione al mio odio".
Ancora una volta è costretto a scappare ..
Un libro dal tono asciutto e dal ritmo veloce: Max è un criminale in una città non meno criminale di lui. Una città ostile e difficile che Bunker descrive senza preoccuparsi dei dettagli più impietosi. Per Ellroy, questo è il più bel romanzo dei bassifondi di Los Angeles: un libro che descrive bene l'attività criminale della rapina, andando ad approndire anche aspetti psicologici della persona. Come le sensazioni che prova Max, dopo la rapina al supermercato, perchè ha derubato degli oppressi come lui: non rimorso o pentimento, ma la brutta sensazione "che il crimine fosse la mia unica via d'uscita".
Da questo libro è stato tratto un film "Sorvegliato speciale", con Dustin Hoffman.
I link su bol e ibs.
Technorati: Edward Bunker
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