19 settembre 2005

Apocalypse Now, redux

Un viaggio ai confini della Cambogia per uccidere un ex ufficiale delle forze speciali. Questa è la missione del cap. Willard: uccidere il colonnello Kurtz, disertore, che si è costruito un suo esercito personale con cui combatte fuori dalle regole dell'esercito americano, per le sue crude opinioni sul conflitto.

Il titolo prende spunto da una frase pronunciata dal generale che affida la missione a Willard: (i generali di Matrang) "Esiste un conflitto in ogni cuore umano in bilico tra la ragione e la folliaTalvolta la parte oscura riesce a sconfiggere quelli che Lincoln chiamava gli angeli migliori della nostra mente .. In ogni uomo c'è un punto di non ritorno."

Nel corso della traversata del fiume Willard arriva quasi ad ammirare la figura di Kurtz, che arrivati ai vertici della carriera militare, scelse di entrare nei berretti verdi. Come mai ha scelto questo percorso? in realtà l'evoluzione di Kurtz, il suo amore per la guerra, in un ottica distorta, possono essere considerati più coerenti degli atteggiamenti degli stati maggiori, che proibiscono ad un soldato di dire cazzo, ma permettono che butti una bomba al napalm su un villaggio.

L'evoluzione di Kurtz è, in realtà, un'involuzione verso un mondo primitivo, una nuova età della pietra dell'uomo. Come rappresentato dalla tribù che si è creato attorno, con i suoi riti crudeli, un ritorno alla barbarie.

E' più pazzo Kurtz o i personaggi che Willard incontra nel suo viaggio?
Come il colonnello Kilgore: "Mi piace l'odore del napalm alla mattina ... dopo che bombardammo la collina rimase solo quell'odore, un profumo come di vittoria"

(in inglese) "I love the smell of napalm in the morning. You know, one time, we had a hail bomb. And for five hours, I walked up. We didn't find one of them, not one stinking dink body. The smell, you know, that gasoline smell, smells like... victory."

Oppure l'incontro con le conigliette di Playboy?

Una parte che era stata tagliata nella versione originale è l'incontro con i coloni francesi: il loro capo accusa gli americani di non sapere imparare dagli errori degli europei "voi americani combattete per il più grosso niente della storia".La giovane vedova che incontra alla villa, paragona lo sguardo del soldato americano agli sguardi dei soldati francesi, I soldati perduti. Lo stesso sguardo di chi non vuole più combattere. Infine gli rivela "Ci sono due uomini in te, uno che uccide e uno che ama." Ritorna il tema del cuore in bilico tra ragione e follia.

Un film costruito come un sogno, un incubo in realtà: un viaggio verso la fine di un fiume, che in realtà è un incubo dal quale escono personaggi surreali, mostri, ninfe ..

Un viaggio che porta all'incontro con un colonello disertore: Kurtz ha accettato la guerra per quello che veramente è. La dissoluzione dell'uomo, la barbarie, l'orrore:

"Horror has a face... and you must make a friend of horror. Horror and moral terror are your friends. If they are not then they are enemies to be feared. They are truly enemies". L'orrore ha un volto e bisogna essere amici del orrore.

Un film che condanna l'uso della guerra, senza mai far vedere scene di guerra: non si vedono vietcong, ma solo soldati americani morire. Una guerra che sprofonda gli uomini nel terrore e nella follia.

Il finale diventa surreale e onirico: senza alcun dialogo, si alternano le immagini del sacrificio di una mucca a quelle dell'uccisione di Kurtz (che in realtà, si lascia morire). L'omicidio di Kurtz è, in realtà, un sacrificio, affinchè le buone coscienze dei vertici militari possano riposare in pace.
Kurtz muore sospirando "l'orrore, l'orrore" ...

Gli uomino della tribù non provano a bloccare Willard, ma anzi, ora lo venerano come il loro nuovo dio. Per loro non esiste più alcuna salvezza, possibilità di uscita dalla barbarie cui sono entrati.

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