Rileggendo quanto scritto sul libro mi sono reso conto di come non sia stato capace di rendere bene le sensazioni che ho provato nella lettura. Il fatto è che, ancora una volta, Lansdale mi ha spiazzato: abituato ad uno stile che passa dall'ironico e pungente fino al poetico e profondo (come in Tramonto e polvere), questa violenza folle de Il lato oscuro è qualcosa di nuovo.
Tre sono gli aspetti da sottolineare: i protagonisti, la continua presenza del demoniaco e l'intenso finale.
La prima parte è dedicata alla descrizione psicologica dei protagonisti: i carnefici, a loro volta vittime di un sistema che li ha emarginati. I due capi della banda, Brian e Clyde, si considerano due "mutazioni sociali": esseri diversi e superiori dagli altri, destinati a non rispettare le regole della società ma solo le leggi tribali del gruppo.
Le vittime, Becky e Monty: la prima prostrata dal ricordo del dolore e il secondo dal rimorso del senso di colpa. La violenza subita sta mettendo in crisi il loro rapporto ma anche le loro certezze: che senso ha dichiararsi non violenti quando poi non sei stato in grado di proteggere le persone cui vuoi bene?
E infine gli spettatori: i personaggi che rientrano nella storia per poche pagine ma vengono uccisi o annichiliti dalla furia della banda.
La presenza del demoniaco è una costante del libro: dagli incubi di Becky, postumo della violenza, con cui percepisce le sensazioni del carnefice, sente delle premonizioni. Un simbolo del male, del demoniaco è la macchina nera, L'Impala del 66 che Lansdale paragona ad uno squalo nella notte nera come il velluto. In un conto alla rovescia con la morte ("l'orologio del Lato Oscuro continuava a ticchettare"), la macchina si avvicina alla meta, il cottage di Becky e Monty in Texas, trasportando i teppisti verso la vendetta: c'è un senso di inesorabile nel suo viaggio. Inesorabile come la vendetta contro la professoressa Becky, per la morte di Clyde, che Brian cerca. E' il Demone del rasoio che lo ha chiesto, invitandolo nel Lato Oscuro.
Il finale: come una molla che si è caricata nei primi capitoli della storia, l'azione esplode violenta alla fine. I buoni e i cattivi, gli uni contro gli altri, non c'è tempo per pensare, per capire: bisogna solo difendersi, parare i colpi e spare di uscirne vivi.
Buoba lettura!
Technorati: Joe Lansdale
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