23 settembre 2005

Esperimento riuscito?

Sto leggendo la fantacronaca della simulazione di un attentato a Milano pubblicata dal TGCom, con toni trionfalistici:
Soddisfazione da parte del sindaco Gabriele Albertini e del presidente della Regione, Roberto Formigoni. "Abbiamo collaudato le nostre forze, i nostri tempi di reazione. Il risultato è stato positivo. Abbiamo dimostrato di essere capaci di fonteggiare l'emergenza", hanno detto all'unisono.

L'esperimento di simulazione di un'attentato terroristico è riuscito ...
Come cittadino mi piacerebbe potermi fidare di queste impressioni, in realtà leggengo la cronaca mi sembra che sia poco credibile
  • 12.00 - Inizia la simulazione.
  • 12.11 - Arrivano a Cadorna le prime ambulanze e i mezzi del 118
Da dove arrivano le ambulanze? In 10 minuti, col traffico che c'è a Cadorna?
Oppure:
  • 12.49 - A Linate avvistata una presenza anomala nel salone delle partenze
  • 12.50 - Il terrorista sequestra un bus-navetta nel parcherggio dell'aeroporto
  • 12.55 - I carabinieri sfondano il finestrino posteriore del bus

Caspita, neanche James Bond.

Spero che le prossime esercitazioni/simulazioni siano tenute in situazioni più realistiche:

  1. quante ambulanze sono in grado VERAMENTE di rispondere nell'ora di punta?
  2. in quanto tempo sono in grado di allertare i mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco)?
  3. Può succedere che non sia disponibile (nell'area di Milano) nessun mezzo? In tal caso cosa prevede la procedura?

Non ho intenzione di denigrare il lavoro delle forze dell'ordine, e delle altre persone coinvolte, ma questo ottimismo, mi sembra un pò fuori luogo.

Dell'argomento ne ha parlato anche Daveblog.

Technorati:

3 commenti:

Anonimo ha detto...

già, hai ragione, specialmente quando poni un quesito preoccupante, quello della effettiva disponibilità dei mezzi di soccorso; in una città come Milano, succedono incidenti di ogni tipo ad ogni ora del giorno e della notte; e io, ad essere sincero, non mi ricordo di nessuna ambulanza giunta sul posto in 10 minuti, specialmente se deve andare a Cadorna (o Garibaldi, peggio ancora...)

Anonimo ha detto...

Un grande messa in scena liberatoria. Dalle paure.

alduccio ha detto...

Non è che vogliamo far polemica a tutti i costi, ma, prendendo i mezzi proprio a Cadorna tutti i giorni, preoccuparsi è lecito. E questa simulazione mi tranquilizza poco ...
Aldo