Vi ricordate i soldi promessi da Marchionne per il progetto Fabbrica Italia? Quelli per cui era necessario il plebiscito ai referendum di Pomigliano e Mirafiori?
Ecco, Salvatore Cannavò oggi sul Fatto Quotidiano ci parla dei soldi di fabbrica america:
L’intesa tra i metalmeccanici della United Auto Workers (Uaw) guidati da Bob King e la Chrysler di Sergio Marchionne è a un passo dall’essere firmata. Il sindacato ha illustrato ieri l’accordo preliminare che dovrà ora essere sottoposto al vaglio dei lavoratori. Un accordo all’insegna di nuovi investimenti e della creazione di posti di lavoro che finora è stata la bussola che ha guidato l’Uaw nei rinnovi contrattuali. Un obiettivo che per gli stabilimenti della Chrysler si dovrebbe tradurre in 2.100 nuovi posti frutto di 4,5 miliardi di dollari di nuovi investimenti. Esattamente i posti che rischiano di andare persi a Termini Imerese e le risorse che in Italia, al momento, la Fiat non ha ancora tirato fuori. Più “Fabbrica Detroit”, insomma, che “Fabbrica Italia”. Ma anche un incontro che soddisfa la richiesta del sindacato di migliorare le condizioni per i lavori di nuova assunzione che fino a ieri guadagnavano la metà dei lavoratori più anziani.
SE L’INTESA sarà confermata, il sindacato strappa diversi risultati economici. In particolare, sottolinea la Uaw, il ripristino della Tuition Assistance Program che è il sostegno per pagare i costi dell’istruzione e l’iscrizione ai college. C’è poi un bonus di 3.500 dollari, metà pagati alla firma del contratto e l’altra metà nel 2012, oltre a mille dollari di bonus legati a “Qualità e Performance” e ancora altri 1.000 dollari annui pagati al raggiungimento dei requisiti del World Class Manufacturing (Wcm). A tutto ciò si aggiungerà un nuovo modello di partecipazione agli utili con 1.250 dollari una volta che Chrysler realizzerà un utile di 1,25 miliardi di dollari, partecipazione che potrà arrivare a 12.000 dollari se il profitto sarà di 12 miliardi. Una componente economica molto funzionale agli aumenti di produttività e ai risultati economici dell’azienda.
Ma Bob King sembra molto soddisfatto per l’aumento del salario minimo per i lavoratori appena assunti, che finora guadagnavano 14 dollari l’ora con i 28 dei dipendenti più anziani. Dopo due anni dal loro ingresso in azienda questi dipendenti riceveranno potranno raggiungere la paga di 19,28 dollari l'ora, lo stesso importo ottenuto alla General Motors e alla Ford, aumenti che Marchionne aveva definito “troppo generosi”. Inoltre i lavoratori di nuova assunzione potranno usufruire del Tuition assistance program e avranno un contributo di 25 dollari per le visite mediche oltre all’assicurazione sulla vita. Per quanto riguarda un punto cruciale della trattativa, la mano libera nelle nuove assunzioni con salari più bassi, l’Uaw assicura di aver mantenuto il tetto del 25 per cento (oggi è al 12) che sarà però ristabilito alla fine del contratto, quindi dopo quattro anni.
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