01 ottobre 2011

I partigiani del 26 aprile


La scomunica della chiesa (con retromarcia). Il piano diConfindustria con tanto di ultimatum. La lettera della BCE di questaestate (resa pubblica pochi giorni fa), in cui chiedeva (compiendo di fatto un'ingerenza) di seguire una certa linea politica (liberalizzazioni, privatizzazioni, facilità di licenziare per andare oltre i contratti nazionali). E, sui licenziamenti il governo può rispondere "già fatto".

Imprenditori che comprano pagineper accusare i politici (e poi scopri che siede in diversi cda) e imprenditori che si dicono pronti a scendere in campo tra pochi mesi.
Come i partigiani del 26 aprile che, sentita l'aria che cambia, sono pronti a scendere in piazza per festeggiare la vittoria, dopo.
Perchè dovremmo fidarci di questi imprenditori, banchieri, ex banchieri?

Forse le aziende italiane hanno smesso di esternalizzare all'estero?
Le banche hanno smesso di vendere i derivati?

L'accusa mossa da Confindustria al governo è che questa manovra non contiene norme per la crescita: ma quando questo governo ha fatto leggi per favorire la crescita?
Mi vengono in mente gli incentivi per il fotovoltaico e per le energie rinnovabili.
Ma questo governo è anche lo stesso dello scudo fiscale, della privatizzazione di Alitalia, che salva dall'arresto il sottosegretario Cosentino implicato in una indagine che riguardava anche il business dei rifiuti.

Forse queste azioni sono state un beneficio per le imprese italiane (quelle che pagano le tasse, tutte, che fanno ricerca, che non hanno capitali all'estero o creano fondi neri)?
Perchè dovremmo accettare  o appoggiare senza riserve il piano della Marcegaglia, la lettera della BCE o i moniti di Della Valle? Che fine ha fatto la lotta all'evasione, alla criminalità organizzata, alla corruzione (perchè non si approva il DL anticorruzione?). Che fine han fatto i tagli ai costi politica (che qualcuno confonde con i tagli alla democrazia): vitalizi, spese incontrollate, stipendi fuori dal mondo, bassa produttività, conflitti di interesse ..
Che ne pensano del precariato diffuso, della disoccupazione giovanile, specie al sud?
E che dire della Cei? Tanto pronta a mobilitarsi per i Dico, per il family day, per contrastare il referendum sulla legge 30 e poi silente sugli scandali (non solo sessuali) di questi anni.
Dove eravate?

Sono stanco di vedere come le scelte politiche vengano fatte sentendo gli interessi del Vaticano, delle grandi imprese o delle banche.
Più di un milione di persone, non solo banchieri, industriali o religiosi (mi auguro), in pochi mesi sono andati a firmare per il referendum sulla legge elettorale: per dire basta. Vogliamo riappropriarci della Democrazia anche noi. Noi cittadini.

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