09 febbraio 2012

I capponi e il trasporto pubblico

Questa mattina mentre ero fermo, dentro un treno fermo a Bovisa (linee Trenord per Milano), che non poteva ripartire per problemi alle porte o sa diavolo lui cosa, mentre gli altri treni arrivavano e ripartivano celermente e noi stavamo fermi, mi sono messo a pensare.

Pensavo a tutti i pendolari come me, fermi dentro la carrozza e impazienti per il ritardo.
Pendolari che, come i capponi di Renzo, se la prendevano con altri capponi. Il controllore, il macchinista .. come se fosse colpa loro se ci sono treni vecchi, senza manutenzione, che si guastano ogni tre per due, che col freddo, con la pioggia, con la neve si fermano.

Domani prendo la macchina ... la prossima volta prendo il treno prima ... non funziona mai niente ...

Il lamento del pendolare, con la sua rassegnaizone e la sua rabbia rivolta verso gente che non ha molte colpe, sono indicativi della considerazione che noi italiani  abbiamo del servizio pubblico.
Un servizio pubblico che paghiamo noi, magari in anticipo (come avviene per l'abbonamento del treno).  Dovremmo pretendere che i treni siano puntuali, funzionanti, sempre. Della serie, le cose in Italia vanno così e tu non puoi farci niente.

E questo spiega come mai le cose (pubbliche) in Italia non funzionano.
Perchè è anche colpa nostra.

Questi i ritardi del mio treno in queste settimane (che mi sto segnando molto diligentemente)

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