17 febbraio 2012

Lo spread italo tedesco




Seguendo su Radio popolare il convegno organizzato dall'Idv a Milano per i vent'anni di Tangentopoli (il teatro era pieno e non c'erano più posti a sedere) con gli interventi di Travaglio, Tabacci, Di Pietro stesso, mi sorgevano due riflessioni.
La prima è che ognuno ha il suo caso tedesco: in Germania il presidente della Repubblica si dimette perchè indagato per un reato e, come ha ricordato la Merkel, da indagato non si può servire il popolo. Dalla Germania non ci separa solo lo spread finanziario, ma anche quello politico. Di fronte al comportamento del signor Wulff, i nani italiani spariscono. Politici, giornalisti, presunti intellettuali, imprenditori e parlamentari, come quelli che hanno salvato per la seconda volta il senatore del Partito Democratico (quello che ora vuole fare le riforme con Alfano e Casini) Alberto Tedesco.
E Cosentino,  e Romano, e Guarguaglini, e Lusi, e Dell'Utri, e Berlusconi e Penati ....



La seconda cosa: ma non ci avevano detto che solo l'Italia non aveva l'immunità per le alte cariche dello stato? E che dunque servivano i vari lodi che proteggessero presidenti e premier dalle inchieste?
Ma quante sciocchezze ci hanno raccontato certi giornalisti italiani? Anche loro colpevoli se lo spread morale, politico e finanziario separa l'italietta dalle altre democrazie.


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