I nostri predecessori hanno arricchito l'Italia con Chiese, palazzi, teatri, monumenti: intere città d'arte da visitare per giorni interi (Firenze, Roma) e musei all'aria aperta dove passare le ore (Pompei).
I nostri musei sono pieni di opere d'arte: quadri, reperti antichi, sculture.
Noi, di nostro, non dovevamo fare niente, se non ringraziare chi è venuto prima di noi (Giotto, Michelangelo, Brunelleschi, Leonardo Da Vinci.. solo per dire qualche nome), e preservare questo patrimonio.
Per non parlare del teatro e del cinema.
Per non parlare del teatro e del cinema.
La nostra polizza per il futuro, le opere d'arte (che nemmeno conosciamo per quante sono), ci permetterebbero di vivere tranquillamente, se sfruttate per un turismo che punta sulla qualità e sulla cultura.
E invece .. spendiamo meno di altri paesi, con meno opere d'arte e quel poco è stato sempre più tagliato.
Più auto blu, più commissari di nomina politica, meno musei, meno archeologi, meno personale per le strutture. E siamo sicuri che possiamo veramente fare a meno di teatri, musei, cinema (dopo aver rinunciato alle industrie e cementato il paesaggio italiano)?
Non ce la meritiamo questa fortuna.
Stasera Presadiretta con la puntata "cultura a fondo" parla della cultura in Italia.
Stasera Presadiretta con la puntata "cultura a fondo" parla della cultura in Italia.
In Italia sta la gran parte del patrimonio culturale del pianeta, ma abbiamo già dato prova di non sapere conservarlo. Che facciamo per fermare lo sfascio?
A “Presadiretta” facce e voci di quanti si sono ribellati al declino: gli occupanti del Valle che considerano la cultura un bene comune come l’acqua, lavoratori, dirigenti e sovrintendenti del ministero che non si vogliono arrendere, i macchinisti e i tecnici che premono per la sopravvivenza di Cinecittà e invece i film si fanno fuori dall’Italia.
E intanto i tagli al welfare stanno impoverendo chi lavora nello spettacolo. A “Culturaafondo” anche gli sprechi assurdi che hanno sperperato i pochi soldi.
In Francia, invece, i massicci finanziamenti dello stato al settore non diminuiscono con la crisi, anzi. E le donazioni dei privati a tutto il settore, grazie alle agevolazioni fiscali, si stanno moltiplicando.
Negli altri paesi avanzati si sta investendo sulla cultura che è considerata l’industria del futuro. E noi?
“Culturaafondo” e’ un racconto di: Francesca Barzini con Antonella Bottini, Lisa Iotti, Silvia Luzi e Raffaella Pusceddu, Rebeca Samonà. Hanno collaborato Marina Del Vecchio e Sabrina Carreras.
Sullo stesso argomento, la puntata di Report "Mali culturali".
Lo spot della puntata.
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