Un viaggio, sull'acqua scura e
selvaggia ("nera come il peccato") del Sabine dei
quattro protagonisti, tre adolescenti e una donna: viaggio raccontato
in prima persona con la voce di Sue Ellen, una dei tre.
Siamo al solito nel Texas orientale,
negli anni della Depressione: anni in cui la povertà nelle campagne
e l'ignoranza e i pregiudizi mescolati assieme portavano come
conseguenza razzismo, violenza contro i neri ma anche contro i più
deboli in generale, come le donne.
Acqua scura è la storia di un
viaggio che tre ragazzi, Sue Ellen, Jinx e Terry, verso Hollywood,
per deporre le ceneri della
loro amica, May Lynn, ripescata morta dal fiume, con una macchina da
cucire Singer legata ai piedi.
Ci mettemmo tutti a tirare la corda e alla fine, proprio quando ero sicura che stessero per uscirmi le budella, il sacco venne a riva. Il fatto è che non c’era solo quello. Impigliato, c’era qualcosa di gonfio e bianco da cui ciondolavano lunghi ciuffi di erba bagnata.– Fermi un attimo, – disse papà, e continuò a tirare.Poi mi resi conto che non era erba, ma capelli. E sotto quei capelli una faccia grossa e tonda come la luna, bianca come un lenzuolo e gonfia come un cuscino di piume. Fu solo quando vidi il vestito che capii di chi si trattava. Era l’unico vestito che avevo mai visto indosso a May Lynn Baxter. Un vestito a fiori blu, cosí stinto che a malapena si distingueva il colore originale dei fiori, e che le era diventato sempre piú corto via via che cresceva.L’unica volta che ricordavo di averla vista senza quel vestito era stata quando, una sera, io e lei assieme a Terry e Jinx eravamo sgattaiolati fuori di casa per andare a fare un tuffo nella buca. Allora, al chiaro di luna, mi era sembrata proprio carina, senza niente addosso, ben fatta e con i capelli biondissimi lunghi fino alla vita, e quel vestito appeso a un ramo vicino al fiume. Si muoveva come al ritmo di una musica che solo lei riusciva a sentire. Capii allora che sarebbe diventata il tipo di ragazza che gli scapoli si voltano a guardare, tirando un gran sospiro, mentre gli uomini sposati vorrebbero che la loro moglie prendesse fuoco all’istante. Il punto è che lo era già, quel tipo di ragazza.
May
Lynn pensava con la sua bellezza di fare fortuna nel mondo del
cinema, come era capitato a tante altre ragazze le cui storie
finivano sui giornali , per sfuggire ad una vita senza troppe
speranze.
Ma ognuno dei ragazzi ha in realtà
qualcosa da cui scappare: Sue Ellen un padre ubriacone che
ogni tanto le mette le mani addosso, e una madre assente.
Jinx, una ragazza di colore che
non riesce a tenere la lingua a posto, spera di trovare al nord un
paese dove le persone come lei non debbano nascondere il colore della
propria pelle.
Terry invece, scappa dal
patrigno, scappa tutti nel paese lo considerano una "checca".
Dell'omicidio di May Lynn non
interessa nessuno : non interessa l'agente Sy Higgins, non
interessa al padre della ragazza. Sepolta in una tomba di
terz'ordine, senza un fiore, senza troppe parole di commiato ("non
c'era nemmeno il cane di famiglia a sentire la sua mancanza").
Un'ingiustizia: i tre decidono che la loro amica deve riuscire alla
fine ad arrivare nella terra dei suoi sogni.
Sì, ma con quali
soldi arrivare nella terra dei sogni?
Tra i resti della povera May Lynn,
scoprono una specie di mappa del tesoro: è il bottino di una rapina
in banca che il fratello non è riuscito a godersi e che aveva
lasciato a lei prima di morire.
Se la morte della ragazza non aveva
suscitato nei grandi grande interesse, i soldi suscitano l'interesse
di molti: di Don, il padre di Sue Ellen, e anche di Cletus (il padre
di May Lynn), che assolda per ritrovarli (vivi o morti) Skunk,
un personaggio leggendario che vive sul fiume, che si dice tagli le
mani alle proprie vittime.
La fuga, lungo il fiume Sabine per
arrivare alla città più vicina, verso un futuro diverso sarà un
viaggio pieno di pericoli e incontri: i tre ragazzi, seguiti dalla
madre di sue Ellen, a sfidare la natura (l'onnipresente tornado, le
acque del Sabine), poliziotti corrotti e predicatori con qualche
peccato di coscienza, la cattiveria degli uomini e i propri limiti.
Acqua buia è un altro romanzo di formazione di Lansdale: feroce,
violento, come lo era il mondo del sud dell'America in quegli anni e
dove paradossalmente, sono proprio i tre ragazzi a provare
compassione e ad esprimere una maggiore determinazione dei loro
genitori. Una formazione e una crescita che avviene sulle acque nere
del fiume, come metafora della vita:
Non era una notte luminosa, la luna era solo una sottile strisciolina argentea, come la lama di un coltello ricurvo. Tuttavia sull'acqua bruma c'era luce a sufficienza per riuscire a vederla. Il fiume scorreva come se lì sopra non fosse mai successo nulla, né a noi, né a nessun altro. Era semplicemente il fiume. Improvvisamente mi colpì il pensiero che era proprio come la vita, quel fiume. Tu ci navighi semplicemente sopra e, se arriva una pioggia forte, un'inondazione o qualcosa del genere e una parte viene spazzata via, col tempo tutto torna a posto. Bè, magari con qualcosa di diverso, ma in sostanza resta lo stesso. Il fiume non cambia, ma la gente su quel fiume sì. Io sapevo di essere cambiata. E anche mamma, e Terry, e magari anche Jinx – anche se con lei era più difficile dirlo. Ma quel vecchio serpente scuro di un fiume rimaneva praticamente sempre uguale, e scorreva da un'estremità all'altra, fino al grande fiume.
Il link per ordinare il libro su ibs.
Technorati: Joe
Lansdale
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