Sempre sul caso Minetti, la consigliera madrelingua cui oggi il suo stesso partito chiede le dimissioni (per un repulisti di facciata?), si legge che per lasciare la poltrona aspetterebbe ottobre, quando matura il diritto al vitalizio (sarebbero 1000 euro al mese).
Ecco, mi chiedo: in questo paese non ci possiamo permettere la concertazione, le pensioni, il posto fisso, mentre invece vengono tollerate (e non saranno toccate da nessuna spending review).
I vitalizi dei parlamentari andrebbero aboliti e basta, senza farsi troppi problemi (come problemi non se sono fatti all'epoca della riforma delle pensioni che creò il problema degli esodati), per passare al sistema contributivo.
E il fatto che questo diritto sia concesso (e garantito) in una regione che si dice virtuosa come la Lombardia, e non nel sud degli sprechi la dice lunga su quanto ancora si potrebbe fare a livello regionale (e non solo sui costi della politica a Roma) e non si riesce a fare.
Perchè poi scatterebbe l'arroccamento in difesa, come per l'abolizione delle province.
Ecco, mi chiedo: in questo paese non ci possiamo permettere la concertazione, le pensioni, il posto fisso, mentre invece vengono tollerate (e non saranno toccate da nessuna spending review).
I vitalizi dei parlamentari andrebbero aboliti e basta, senza farsi troppi problemi (come problemi non se sono fatti all'epoca della riforma delle pensioni che creò il problema degli esodati), per passare al sistema contributivo.
E il fatto che questo diritto sia concesso (e garantito) in una regione che si dice virtuosa come la Lombardia, e non nel sud degli sprechi la dice lunga su quanto ancora si potrebbe fare a livello regionale (e non solo sui costi della politica a Roma) e non si riesce a fare.
Perchè poi scatterebbe l'arroccamento in difesa, come per l'abolizione delle province.
I vitalizi e le buonuscite nelle regioni (corriere).
Si parte dal caso Giovanni Copertino in Puglia, "ex democristiano, ora berlusconiano, un politico di lunghissimo corso, già sindaco, assessore e presidente del Consiglio regionale della Puglia uscito dopo vent'anni dall'assemblea, ha incassato una buonuscita di 492000 euro.
Una somma extraterrestre, resa possibile dal fatto che a differenza dei comuni mortali, per i quali la buonuscita a fine attività si calcola sulla base di una mensilità per ogni anno di lavoro, quella dei consiglieri regionali pugliesi è pari ad una annualità per ogni legislatura: cioè 2,4 stipendi mensili per ogni anno di lavoro. Un privilegio assurdo, che ha comportato soltanto nel 2010, per chiuder ele pendenze delle legislature precedenti, un esborso per le casse regionali pari a 8 milioni di euro. Superiore addirittura ai 7241000 euro scuciti nel 2008 da Palazzo Madama per pagare gli assegni di solidarietà ai senatori rimasti senza seggio.
'I soliti terroni!' dirà qualcuno. Non è così: la stessa regoletta è in vigore anche in Lombardia senza che a Milano, 'capitale morale d'Italia', nessun partito, e men che meno la Lega Nord, abbia organizzato manifestazioni di piazza sotto il Pirellone per chiedere l'abolizione di questo incredibile trattamento extralusso.
Nella regione Lazio le pensioni sono ancora più favorevoli. Al punto che si può incassare l'assegno anche a 50 anni. Un esempio? Piero Marrazzo, travolto quando era presidente dallo scandalo dei ricatti trans e oggi (dopo aver incassato una liquidazione di 31103 euro) 'pensionato' dal 12 maggio 2010 quando aveva 51 anni, con la possibilità di cumulare i circa 4000 euro lordi allo stipendio, non proprio miserabile, di giornalista Rai, dove è rientrato dopo aver chiuso con la politica. Cumulo possibile proprio perchè la sua non è una pensione:è un vitalizio.”
Pagina 132.
Gli stipendi nelle regioni.
Lasciamo perdere il New Hamphire, dove si fa politica gratis. “la California (che oggi è in difficoltà ma era arrivata ad avere il settimo PIL mondiale) ha un parlamentare ogni 308.117 abitanti. La Lombardia uno ogni 124.101. Il Molise uno ogni 10.653. E quel parlamentare californiano guadagna 66284 euro lordi: un quarto dello stipendio di Renzo 'Trota' Bossi, tre volte ripetente agli esami di maturità ma imposto dal padre nel 2010, come dicevamo, al Consiglio regionale lombardo. Per non dire di Nicole Minetti, la disinibita signorina 'di madrelingua inglese' che gestiva le ragazze ai festini del Cavaliere ed è stata premiata lo stesso anno da Silvio Berlusconi con un seggio al Pirellone: 150660 euro netti l'anno. Un premio che lei stessa, in una telefonata registrata, spiega a Barbara Faggioli così 'A lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perchè dice “bene me le sono levate dai coglioni, lo stipendio lo paga lo stato”' . Un'intercettazione indimenticabile. ”
Pagina 146-147.
(alcuni pretesti di lettura presi dal libro di Stella e Rizzo, Licenziamo i padreterni)Come possiamo accettare ancora sprechi inaccettabili, come quelli in regione Sicilia (rischia di essere la Grecia del paese, il grido dall'allarme di Ivan Lo Bello)?
Non è qualunquismo o razzismo chiedersi se sia giusto pagare le tasse se poi queste devono finire per pagare stipendi d'oro (per i deputati dell'Ars, per i dirigenti della regione, 1 ogni 6 .. nemmeno nel governo di Cameron in Inghilterra).
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