26 luglio 2012

Lavoro o salute?


"Siamo disposti a tutto": la parola d'ordine passa di bocca in bocca tra gli operai dell'Ilva, che ieri sono scesi in strada e bloccato le statali davanti allo stabilimento. La tensione è alle stelle, la città blindata: rafforzati gli organici di polizia e carabinieri, magistrati sorvegliati speciali in tribunale per le misure decise dal gip che potrebbe arrivare da un momento all'altro.
Gli operai dell'Ilva di Taranto che hanno scioperato ieri contro l'ipotesi di chiusura dello stabilimento.


Mai scesi così in basso, i lavoratori. Costretti a barattare la salute per il posto del lavoro.
"Rispettiamo i magistrati  -  aggiunge un lavoratore  -  ma non capiamo perché intervengono ora che Riva sta spendendo soldi per far sposare ambiente e fabbrica. Noi vogliamo lavorare, perché così difendiamo il futuro dei nostri figli".
Appunto, quale salute, se poi ti ammali e muori?
E quale futuro, se poi rimani senza lavoro e non ne trovi un altro?
Ma ci pensano a queste cose a Roma, quando litigano sulla legge elettorale e sul presidenzialismo?

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