Da una parte i sindacati che rinfacciano alle associazioni di categoria di aver fatto uno strappo sul contratto collettivo.
Confermato lo sciopero nazionale di 4 ore di venerdì 20 luglio nel trasporto pubblico locale. A proclamare unitariamente la protesta che interessa tutti gli addetti sia dei servizi urbani sia extraurbani, sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Faisa Cisal “a seguito della comunicazione da parte delle associazioni datoriali, Asstra e Anav, di recesso dal Contratto della Mobilità,”. “Lo sciopero, a seguito dell’ennesimo atto di irresponsabilità ed arroganza, sarà articolato - informano i sindacati - secondo diverse modalità territoriali e nel rispetto della garanzia dei servizi minimi secondo le fasce orarie”.Dall'altra le associazioni di categoria, in allarme per i tagli di Monti al settore dei trasporti.
"Siamo seduti su una polveriera, come ha denunciato stamattina lo stesso presidente della Commissione di Garanzia al Governo e alla stampa.In mezzo i cittadini che i mezzi pubblici li usano.
Anche noi indirizziamo un messaggio al presidente Monti, alle Regioni e agli Enti Locali: il grasso delle aziende di trasporto pubblico locale è stato raschiato via tutto. Siamo arrivati all'osso e ci stanno andando di mezzo i cittadini, già provati da una crisi che li spinge ad usare sempre più i mezzi pubblici. Per questo è indispensabile che il Paese sia avvertito di una situazione insostenibile. Noi lo faremo in una conferenza stampa che terremo a Roma il prossimo 19 luglio"
Forse anche nel settore del trasporto pubblico si può fare della "spending review": prima di tagliare bus e treni (e creare le solite incazzature di chi quei mezzi pubblici li usa) si può tagliare qualche posto nei cda.
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