In Francia, al governo Hollande vengono i primi dubbi sull'utilità di tutte le grandi opere messe in cantiere, tra cui anche la torino Lione.
Dubbi che in Italia non possono venire: Deus vult, l'opera era utile perchè era utile, perchè la fanno i francesi (e mica possiamo essere da meno), perchè non possiamo mica farci bloccare da quattro montanari, perchè le previsioni (sbagliate) dicono che tra 20 anni ci sarà una paccata di viaggiatori sul corridoio Lisbona kiev ...
E ora, se l'opera i francesi non la fanno più, noi cosa facciamo?
E, soprattutto, come per il Ponte sullo stretto: chi paga?
Domanda rivolta equamente a tutti i governi (compreso l'attuale, che doveva essere tecnico) e partiti.
update: la replica del ministro Passera
"Ho appena parlato col ministro francese dei trasporti e non c'è in nessuna delle loro ipotesi una modifica ai piani e agli impegni già presi sulla Tav Torino-Lione. Lo assicura Corrado Passera, ministro dello sviluppo economico, parlando all'assemblea dell'Ance.
La Tav, dice Passera, "così importante come progetto nei corridoi europei, è totalmente confermata da parte nostra e anche in maniera piena dal governo francese e andrà avanti come da programma. Eventuali dubbi riguardano progetti non definiti: non è il caso della Tav"
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