26 giugno 2015

Lo sport preferito dagli italiani

La città dello sport di Tor Vergata
HOTEL ITALIA 90. E' uno degli ecomostri più celebri di Milano. 


Lo sport preferito dalla classe politico dirigente italiana è quello del cimentarsi nelle imprese impossibili, per fallirle quasi tutte.
La raccolta dei rifiuti? Il trasporto pubblico? La manutenzione delle strade, delle scuole, degli edifici pubblici? La trasparenza degli atti e dei conti?
Tutte cose da paese civile, normale, democratico oserei dire.
A noi italiani piace lanciarci nelle imprese grandi, complesse: come Italia 90, come le olimpiadi invernali di Torino, i mondiali di nuoto a Roma.
Ma ieri siamo andati oltre: abbiamo gettato il cuore (e anche altro) con la candidatura di Roma per le olimpiadi del 2014. Nonostante le retate di mafia capitale.

Ancora dobbiamo pagare i mutui accesi per Italia 90, leggo oggi in un articoletto del FQ: 
"Per farsi un’idea sull’impatto economico dei Mondiali di calcio di Italia ‘90(il comitato organizzatore era diretto dallo stesso Luca di Montezemolo che oggi promuove Roma 2024), può bastare questo dato: lo Stato italiano paga ancora una cifra vicina ai 60 milioni di euro l’anno per i mutui accesi prima dell’inizio della manifestazione. La spesa totale del Mondiale è stata superiore ai 7mila miliardi di lire, pari a 3,7 miliardi di euro. Oggi, secondo il calcolo rivalutato dell’Istat, sarebbero 7,5 miliardi di euro. Per brevità, taceremo delle strutture mai terminate. Le Olimpiadi invernali di Torino del2006, invece, sono spesso utilizzate come termine di paragone positivo. Eppure hanno comportato costi per lo Stato superiori ai 3 miliardi, mentre i ricavi ne hanno fatto rientrare uno solo. Uno dei simboli degli sprechi di quella ma-nifestazione è la pista da bob di Cesana Pariol: è costata 110  milioni (dopo  un preventivo  di 60). Ora è abbandonata e ne servirebbero altri15 solo per il ripristino."
Come per l'Expo di Milano, anche con le prossime Olimpiadi (semmai dovessimo vincere la candidatura) non rientreremo nei costi, saranno cause di sprechi e corruzione, si dovrà lavorare in urgenza e in deroga alle leggi ..

Sempre sul FQ,  Tommaso Rodano racconta della seduta al comune di Roma dove destra e sinistra hanno votato assieme per la candidatura, per il bene superiore 
"Fabrizio Panecaldo, capogruppo democratico in Campidoglio, suda, si agita, confa-bula, cerca di persuadere. Pronuncia un accorato intervento nel nome della “più ampia convergenza possibile”: “Bisogna andare oltre”,dice Panecaldo, “oltre anche i propri errori” e allude (nemmeno velatamente) all’irruenza verbale del suo sindaco. Funziona: quando finisce il discorso, Gianni Alemanno –indagato per associazione di tipo mafioso –taglia l’aula per andarlo ad abbracciare. È il segnale: la destra resta offesa per le fogne, ma fa capire di esser disposta all’estremo sacrificio: votare insieme alla maggioranza innome del bene superiore, ovvero i soldi; il “volano economico”(Alemanno dixit) che potrebbe rilanciare la città".
E sono soddisfazioni.
Potevamo accontentarci di completare la metro C nei tempi e nei costi. Di sistemare le strade, i conti del comune, anzi della città metropolitana, dell'emergenza delle case (per tutti quelli che ne hanno diritto).
E si, perché abbiamo creato le città metropolitane con la storica riforma delle province. Abolite per finta, perché così si governa meglio.
Per poi scoprire che questi enti non solo non erano inutili, ma partono pure con dei buchi di bilancio.
Come Milano, città di Expo: il bilancio è in rosso per 90 milioni. La Grecia non è così lontana in fondo. Solo che lì c'è una sinistra fastidiosa da spodestare.
E a Milano ancora dovranno gestire il dopo Expo ..
Ma questo non fa parte dello sport preferito da lorsignori.

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