Quel che chiamate spirito dei tempiè in sostanza lo spirito degli uomininei quali i tempi si rispecchiano.E questo è spesso così meschino!Goethe, Faust
Incipit
Vista da qui, a quest'ora, con questa luce che la taglia come forbici, la città è un mosaico, una geometria, una scacchiera dove i pezzi vanno al loro posto. E infatti ci vanno.Con la M1, M2, M3, la viola, la gialla, i tram, con macchine e motorini, permesso si sposti, ma guarda come guida quello stronzo, ah, ecco il controllore, ora la pagheranno, i furbetti senza biglietto!Uno si è buttato sotto la rossa, checcazzo, a quest'ora, bisogna essere proprio dei disgraziati, però! Bus sostitutivi per San Babila, Palestro, Porta Venezia, Lima, Loreto, qualche pedone arriverà dopo l'orario, un alfiere lo riprenderà, una torre lo chiamerà a rapporto: cos'è questo ritardo? Si rende conto?
Li chiamano tempi nuovi, si dovrebbe
respirare un'aria nuova, eppure c'è sempre quella strana sensazione
di un deja vu, per cui più che tempi nuovi, tempi passati.
C'è un ragazzo, uno studente
modello, tutto famiglia – università – ragazza, che per
prendersi quei duemila euro per farsi una vacanza, decide che, sì,
val la pena tentare la sorte e rischiare, un colpo e basta. Lo fanno
tutti, perché io no?
C'è una coppia, che una volta
avremmo detto appartenente al ceto medio e oggi, boh, lei impiegata,
lui ricercatore di quelli con la scadenza che, ad un certo punto,
decidono di superare il confine tra ciò che è lecito e ciò che no,
non è lecito affatto, per guadagnare quelle poche migliaia di euro
per star più tranquilli.
E, in sottofondo, il cassintegrato che
ha bisogno di duemila euro per tappare i debiti, il grafico precario
che oggi lavori e domani chissà, l'ambulante che va in giro per i
mercati, il pensionato … tutta gente incensurata che una volta, di
fronte a certe tentazioni, i soldi facili, subito sporchi e adesso
avrebbe detto no, ma oggi ci sono i tempi moderni e allora, perché
no?
C'è, infine, una ragazzina,
Margherita, terrorizzata da delle foto che rischiano di finire
in rete, scattate assieme ad un ragazzo che credeva amico e che ora
la sta ricattando. Come aiutare questa adolescente, della generazione
che sta crescendo troppo in fretta, senza nessun adulto che gli
spieghi che è meglio non bruciare certe tappe, che ci sono cose che
non si devono fare? A brigante, brigante e mezzo, dunque il
ragazzotto, figlio di quella borghesia milanese che oggi si
autodefinisce progressista e che una volta avremmo chiamato
semplicemente destra borghese, verrà punito sempre con l'arma dei
social...
Perché sono tempi moderni, mica vorrai
rivolgerti alla polizia, una denuncia, le indagini e via discorrendo?
«Erano altri tempi, Monterossi. Quello che le chiedo ora non è solo di tornare al Crazy Love per mettere la sua sapienza di autore al servizio .. della ragionevolezza, ecco ... quello che le chiedo è un disegno un po' più ambizioso, più ampio.. »
«E sarebbe?»
«Sarebbe prendere un po' di misure e orientare il programma verso lidi .. più rassicuranti, ecco.I tempi nuovi richiedono atteggiamenti nuovi, un po' di ottimismo, insomma, un po' di leggerezza! Se funziona con la De Pisis può funzionare con tutti gli altri programmi ..»
E infine c'è Carlo Monterossi:
una bella vita, una quasi compagna a fianco, anche lei nell'industria
della merda, nella trasmissione di Flora De Pisis che ultimamente sta
cavalcando nella sua trasmissione il refrain “non ne possiamo
più, c'è troppa delinquenza, ma lo Stato dov'è?..”
Ma oggi, sempre perché sono tempi
nuovi, è arrivato il momento di non terrorizzare più, di
tranquillizzare le persone. Ma sempre merda è, e Carlo Monterossi
deve tornare a governare quella macchina verso nuovi lidi...
C'è tutto uno spaccato di quella parte
di paese che vive ancora bene, ma che vorrebbe vivere un pelino
meglio, con meno assilli e sofferenze: Alessandro Robecchi ancora
una volta usa il meccanismo del giallo per raccontarci delle
trasformazioni che stanno avvenendo sotto la crosta di questo paese
(e, forse, nemmeno troppo sotto la crosta).
Non è più come prima, Ghezzi, prima lo sapevi chi erano i delinquenti e chi le brave persone. Poi, non so com'è successo, si sono mischiati. Fai una vita di merda e pensi che più avanti sarà peggio, per te, per i tuoi figli.. e intanto vedi i farabutti che cadono in piedi. Il confine è sottile, sai?
Ma andiamo per ordine.
Nella periferia milanese viene
ritrovato un cadavere, ucciso con un colpo di pistola in testa, coi
pantaloni calati e con i polsi legati al volante da fascette di
plastica.
Del caso se ne occupano i due
poliziotti della Mobile, Ghezzi e Carella: è uno strano delitto,
perché ci sono troppi indizi, tra loro discordanti, che non li
aiutano a capire il perché. Perché un ragazzo, Filippo Maria Gelsi,
un brillante studente di matematica, è finito sparato su una
piazzola sulla strada per Segrate.
“Troppa roba”, sbotta Carella, che
si muove come un cane da punta per cercare quella pista che non
arriva.
C'è il rischio che sia un caso da
archiviare perché, sempre per quei tempi moderni, mica è una
vecchietta fatta a pezzi da un immigrato.
Oscar Falcone ha tirato su la
sua agenzia di investigazioni, Sistemi integrati: il Ghezzi
gli ha risposto no alla proposta di diventare socio, ma ha suggerito
l'acquisto della ex collega Agatina Cirrielli, una poliziotta
di quelle capaci, nauseata però dal clima che si inizia a respirare
in polizia. No, non il machismo.
Per questo clima da mano pesante nei
confronti dei reati di strada, piccolo spaccio, ubriachi, le risse ..
mentre nei piani alti della città si continua a delinquere come se
niente fosse.
Anche questi sono i tempi nuovi.
Bene, alla neonata agenzia Sistemi
integrati si presenta il primo caso: la signora Gloria Grechi ha
perso il marito. Ecco, non è proprio andata così, perché questa
signora Gelsi, una donna molto bella, che colpisce lo stesso Carlo (e
a cui ricorda un'altra donna, quella cantata dall'amato Dylan in
Brownsville girl), non racconta subito le cose come stanno,
anzi, per un certo periodo sparisce pure.
Solo alla fine, racconta a Oscar e
Agatina (e al signor Carlo che la ospita) la storia di una coppia
normale che, ad un certo punto, decide di fare il colpo per
sistemarsi per sempre.
Come dei novelli Bonnie e Clyde. O
Diabolik ed Eva Kant, vedete voi.
Due indagini all'apparenza distanti che
alla fine sono destinate ad incrociarsi, come destinate ad
incrociarsi sono anche le indagini ufficiali di Ghezzi e Carella,
con quelle meno ufficiali (e non molto meno pulite) di Oscar Falcone
e Agatina Cirrielli.
Due indagini che si intrecciano e che
intrecciano le strade dei tanti soldi che scorrono nella Milano
sotterranea
«Conoscete questa città, vero?Beh, a me piace, mi piace quello che si vede, e ancora di più quello che non si vede. Milano galleggia su un mare sotterraneo di soldi, correnti, onde, flussi di soldi, milioni ogni giorno. Tutti i traffici sono qui, gli affari migliori, e chi non fa affari qui pensa che qui sia più facile farli, o pulire i guadagni .. c'è tutto, c'è la prostituzione, poi c'è il gioco d'azzardo, le scommesse, la droga, ogni tipo di racket, la finanza, la politica, la corruzione .. soldi, montagne di soldi»
Prostituzione, piccola e grande
evasione, scommesse clandestine, usura, tutto il marcio che gira
nemmeno troppo nascosto nella Milano dei tempi nuovi (o dei tempi di
sempre), e che sembra essere convogliato verso certi canali e certe
strade che portano garage sotterranei e villette chiuse e ben
sorvegliate.
E Carlo Monterossi, direte voi?
Carlo questa volta se ne sta un po' in disparte, come un osservatore
esterno degli eventi: è stato chiamato dal direttore galattico per
dare una raddrizzata alla sua trasmissione di tv spazzatura, un
lavoro che fa controvoglia.
E poi deve scortare questa donna,
Gloria Grechi, che ha qualcosa che lo attira, nei modi e nel suo
mistero. Perché per essere una donna a cui hanno appena preso il
marito, non sembra il tipo che si stia struggendo dal dolore.
Abbastanza per
desiderare che un meteorite venga giù e li spazzi via per sempre,
questi tempi nuovi:
Questi tempi nuovi di cui tutti
parlano cosa sono?
Dove sono? A lui sembrano i soliti
tempi di astio e tigna collettiva, i tempi in cui il pudore si è
arreso del tutto, e quel che i farabutti pensavano di nascosto ora lo
dicono apertamente, i tempi in cui non c'è vergogna. Orientare?
Cioè rendere digeribile una
minestra rancida che fino a ieri serviva a scaldare gli animi. a
impaurire e imbestialire, e da oggi invece deve rassicurare e
proteggere, magari illudere, ma insomma ...
I tempi nuovi è un noir
corale che si legge tutto d'un fiato, leggero, divertente, sarcastico
e amaro allo stesso tempo.
Ma è anche un romanzo che mette in
controluce quanto sta succedendo nella nostra società, senza che
rendiamo conto fino in fondo: sono i tempi nuovi questi, dove tutto
è mischiato, difficile da distinguere e le tentazioni troppo forti
da resistergli
.. brave persone che diventano delinquenti, occasioni che diventano tentazioni irresistibili. Una volta quel crinale tra guardie e banditi, tra il bene e il male, era sottilissimo, una lama, e era è come un sentiero di montagna, largo abbastanza da passarci agevolmente, e lo percorreva anche gente normale, gente perbene, e spinta fin lì dalle ingiustizie e dalla rabbia. Lo fanno tutti, girano un sacco di soldi, e sto fuori solo io? I tempi nuovi sono anche questo: si dicono in pubblico parole che una volta ci si vergognava a pensare in privato, il «perché no?» sostituisce il «perché no».
La scheda del libro sul sito di
Sellerio
Il blog di Alessandro
Robecchi
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