L'ultimo di Alessandro Robecchi si apre con una citazione di W. Goethe sullo "spirito dei tempi"
Quel che chiamate spirito dei tempiDello spirito dei tempi moderni (ma siamo sicuri che siano veramente moderni questi tempi, non avete una sensazione di deja vu?), parla il suo romanzo, I tempi nuovi Sellerio editore.
è in sostanza lo spirito degli uomini
nei quali i tempi si rispecchiano.
E questo è spesso così meschino!
Sempre a Milano, locomotiva dell'Italia, sempre con i suoi protagonisti, Carlo Monterossi e Oscar Falcone da una parte, i due poliziotti Ghezzi e Carella dall'altra.
I tempi nuovi - incipit (Alessandro Robecchi)
Vista da qui, a quest'ora, con questa luce che la taglia come forbici, la città è un mosaico, una geometria, una scacchiera dove i pezzi vanno al loro posto. E infatti ci vanno.
Con la M1, M2, M3, la viola, la gialla, i tram, con macchine e motoricini, permesso si sposti, ma guarda come guida quello stronzo, ah, ecco il controllore, ora la pagheranno, i furbetti senza biglietto!
Uno si è buttato sotto la rossa, checcazzo, a quest'ora, bisogna essere proprio dei disgraziati, però! Bus sostitutivi per San Babibla, Palestro, Porta Venezia, Lima, Loreto, qualche pedone arriverà dopo l'orario, un alfiere lo riprenderà, una torre lo chiamerà a rapporto: cos'è questo ritardo? Si rende conto?
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