Prima del servizio sui costi della
politica, sul caso Diciotti, nell'anteprima Antonella Cignarale ci ha
raccontato delle difficoltà che si incontra quando si smarriscono
oggetti sui treni.
Gli uffici oggetti smarriti sono chiusi
ma c'è un servizio cortesia: attivo solo sulle frecce, sugli altri
treni, puoi dire addio alle tue cose.
La cortesia, di Antonella Cignarale
La giornalista di Report ha fatto un
test: ha messo un chip dentro cinque capi per vedere l'effetto che
fa? Come sarà andata a finire?
Perché poi non copiamo dalla Svizzera,
dove gli oggetti smarriti diventano un business per l'azienda: un
viaggiatore può contare, in caso di smarrimento, nell'assistenza
delle Ferrovie.
Questi oggetti sono raccolti in un
unico centro a Berna, sono censiti e catalogati: se viene reclamato,
viene restituito (circa il 55%), altrimenti (il restante 40%) viene
venduto.
Il servizio ha un minimo costo per gli
utenti, ma le aziende non ci perdono anzi.
In Italia invece è complicato capire
cosa succede della nostra valigia persa: le valigie perse, coi loro
chip, fanno il giro d'Italia, perché nessun capotreno e nessun
addetto alle pulizie deve controllare i capi smarriti.
Chi fa pulizie non è autorizzato a
ritirare merci, così la maggioranza dei capi persi rimangono a
bordo: nemmeno scattano gli allarmi per la sicurezza, per
dire.
Bagagli che fanno il giro d'Italia,
denunce che non portano a nulla.
Se si recuperano gli oggetti è solo
per la cortesia tra capotreni: d'altronde i capotreni mica possono
andare nei comuni di destinazione a consegnare zaini o borse
smarrite, come dice il codice civile.
A scuola di politica
Non sapevo esistesse una università
della Lega: le quote degli iscritti finiscono ad una associazione (in
mano al sottosegretario Siri), che si occupa di olistica e amore
universale?
Come si formano le leve della Lega di
Salvini?
In una università che fino ad oggi ha
incassato 500mila euro: senza inscrizione a questa associazione non
c'è modo di fare carriera nel partito di Salvini.
L'associazione PIN fa capo a Siri: per il suo partito Italia nuova (da cui l'acronimo PIN) promuoveva il dialogo con gli extraterrestri.
Sovranisti su Marte?
Politica a costo zero – Bernardo
Iovene
Nel 2013 Letta ha
abolito il finanziamento politico ai partiti: si devono arrangiare
col 2 per mille, diceva la legge, ma oggi troviamo partiti che non
riescono a pagare le bollette.
Mentre una pioggia
di soldi pubblici arriva addosso ai partiti, in Parlamento, anche al
partito del M5S, che più di altri aveva portato avanti la lotta
contro la casta.
Si può fare
politica low cost?
Partiamo dalla
Lega.
La Lega in
Campania ha preso il 5% e in comune a Napoli ha un eletto: sul
territorio non ci sono iscritti, il partito nasce attorno a Salvini,
il simbolo di Alberto Da Giussano è oggi al petto dell'eletto
campano, ex MSI.
In Emilia nella
sede del partito in regione c'è una cassaforte vuota, dietro il
consigliere Fabbri.
A Bologna c'è una
sede, in provincia però: Iovene è andato nella sede dove la luce è
staccata.
Forza Italia non
ha una sede nel territorio in Emilia Romagna, non ci sono assemblee,
la sede del partito è virtuale, sul cellulare.
Il M5S in regione
non ha nemmeno una sede: anche per loro è sufficiente uno
smartphone, per non avere costi.
Il cittadino deve
essere connesso col tablet per seguire l'attività degli eletti.
Il PD ha 600
circoli in regione: tenerle aperte ha un costo, ma consente ai
simpatizzanti e agli iscritti di confrontarsi. I soldi per tenerle
aperte arrivano dai finanziamenti degli iscritti e dalle feste de
l'Unità.
In queste sede si
chiamano ancora compagni, per dire.
LE sedi del PD
sono state acquistate quando erano PCI, ma poi prima di finire nel PD
sono state confluite dentro fondazioni (60 in Italia, dove c'è
dentro la storia del PCI).
Oggi, siccome il
PD non paga l'affitto, gli ex DS sta per sfrattare il PD dalle loro
sedi: le fondazioni DS hanno bisogno di soldi, lo spiega l'ex
tesoriere Sposetti nella fondazione Gramsci.
L'associazione di
Sposetti, dedicata ad Enrico Berlinguer, coordina le 60 fondazioni
che detengono i beni dei DS che ancora oggi hanno un bilancio: dentro
ci sono i debiti, come i 101 ml che lo Stato deve pagare all'Unità
(grazie ad una legge del governo Prodi del 98), i debiti verso le
banche (49ml)... non male per un partito che non esiste.
C'è ancora un
dipendente in aspettativa, dentro i DS: quando questa persona
tornerà, si potrà chiudere il bilancio.
Le fondazioni
hanno svenduto un quadro famoso di Gottuso (all'associazione
Berlinguer), I funerali di Togliatti, per centomila euro (incassando
una plusvalenza): “tutta roba interna” ammette Sposetti, sempre
per pagare questo benedetto TFR.
Il PD, unico
partito sul territorio, occupa le sedi dei DS, blindate nelle 68
fondazioni che hanno a capo Sposetti, che deve salvare i debiti del
PCI e tenere viva la memoria del vecchio partito.
Quanto prende un
parlamentare?
In pochi sanno
dare la cifra esatta: 9mila, 14mila, 7500 o 8000 ..
5000 euro
indennita
8400 euro rimborsi
(diaria, trasporti..)
Totale 13400 euro
netti.
Poi ci sono
partiti che danno soldi al loro partito, come Sinistra Italiana, 3500
euro al mese.
LA Lega 2000, FI
900, M5S 2300 euro (300 alla piattaforma Rousseau).
I grillini danno i
2000 euro dello stipendio in un fondo per le piccole imprese: fondo
che fa micro credito alle imprese, presidente del fondo è Mario
Baccini, ex DC, che gestisce 75ml di euro.
Oggi la proposta è
spostare i soldi anche al sociale: per far studiare la gente, per
curare un malato, ovvero usarli per fini che si vedono.
I 5 stelle non
hanno nemmeno indennità per la loro carica: Fico, presidente della
Camera mostra con orgoglio la lettera con cui rinuncia 4500 euro al
mese.
Il tesoriere dei 5
stelle Pattelli è un ex commesso: pure lui mostra la lettera con cui
chiedeva il taglio della sua indennità.
La loro idea è di
tagliare drasticamente i soldi dati agli eletti: in questo modo,
professionisti che hanno un buon stipendio di loro, potranno decidere
di fare politica?
Ci sono però
eletti a 5 stelle che hanno rinunciato alla restituzione: secondo due
ex 5 stelle, Biondo e Canestrari, la restituzione è stata solo una
manovra di marketing.
Hanno gonfiato le
spese, per poi alzare le sostituzioni e ostentare il taglio dello
stipendio.
Ma ci ricordiamo
che chi è eletto deve lavorare per noi?
Va dato atto che
il fondo per il microcredito ha aiutato le imprese, in modo concreto.
C'è poi lo
scandalo delle paghe dei collaboratori dei deputati: molti deputati
della Lega non hanno collaboratori, eppure prendono i soldi dalla
Camera per i loro stipendi, il gruppo della Lega ha dei
collaboratori.
Nella
rendicontazione delle spese vanno dichiarate le spese per i
collaboratori solo a metà, persone assunte con una miriade di
contratti, con stipendi che vanno da 600 a 2000 euro.
Nemmeno il numero
esatto di questi collaboratori è noto: sarebbe meglio che fossero
pagati dalla Camera e non dai partiti.
Questa la proposta
del presidente Fico, che si è impegnato a fare una delibera
dell'ufficio di presidenza, mentre ha già tagliato in modo
retroattivo i vitalizi, risparmiando 45ml di euro all'anno.
Ma su questo
taglio ci sono i ricorsi degli ex deputati, per cui nulla si può
dire.
Franco Grillini,
uno di questi, ha visto ridotto il suo vitalizio di 1300 euro:
racconta a Iovene che con questo provvedimento si è voluto punire
gli ex deputati, in modo ideologico, senza fare distinzioni.
L'avvocato Paniz,
ex senatore, difende 800 dei 2500 ex deputati: come andrà a finire
questa guerra di ricorsi?
I soldi
risparmiati, i 45ml, saranno accantonati e non potranno essere
utilizzati: dei ricordi decideranno proprio i deputati stessi in un
tribunale interno.
Quanti anni
aspetteremo?
Fabio Pavesi,
consulente per Report, ha scoperto un tesoro inutilizzato: un
tesoretto nascosto nel bilancio della Camera dei deputati, che ha un
avanzo di 385 milioni di euro. Sono soldi risparmiati dai partiti e
che si tengono loro e che non sono usati per attività politiche, si
tratta di quasi dieci delibere per i vitalizi (la riforma appena
fatta dal M5S che consente un risparmio di 40 ml di euro, ma dietro
cui ci sono molti ricorsi di ex parlamentari).
L'ex presidente
Boldrini ha parlato di un fondo di garanzia, che non viene usato, ma
è pensato solo per spese eccezionali: come cittadino ci aspetteremmo
che questi soldi siano usati per fini politici.
Di questo
“tesoretto” Bernardo Iovene ha chiesto conto al presidente Fico:
“lo approfondisco e te lo faccio sapere” è la risposta ottenuta
dal giornalista.
LA risposta di
Fico è arrivata poco dopo: sono soldi che arrivano dai risparmi,
dagli accantonamenti, e comunque Fico si impegna a ridurre questa
cifra, dal prossimo anno, per riconsegnarlo al bilancio dello Stato.
Quanto è
spontaneo il finanziamento del 2 per mille?
Quanto è
trasparente il meccanismo?
Per legge i
partiti che prendono il 2 per mille devono avere uno Statuto: il
5stelle non è destinatario di contributi, non avendo uno Statuto.
Per legge però
deve presentare i rendiconti, anche quello della piattaforma
Rousseau.
La riforma del
governo Letta affidava il finanziamento alla volontà dei cittadini,
ma nella riforma dell'ex ministro Quagliariello si prevedeva
che i finanziamenti arrivassero anche tramite CAF, commercialisti, in
modo poco trasparente (ovvero quanti di quei soldi sono “spintanei”):
“sul finanziamento della politica la legge perfetta non l'avrai
mai” - conclude Quagliariello.
Oggi dal 2 per
mille arrivano alla politica quasi 14 ml di euro, di questi quasi 7
ml vanno al pd, la Lega di Salvini 2ml e l'altra Lega 922mila euro.
Esistono due
Leghe, due partiti iscritti all'elenco dei partiti: una è la vecchia
lega, che fa poca politica e la nuova lega, quella che raccoglie più
fondi.
I bilanci dei
partiti politici maggiori sono in rosso: il PD ha un buco di 19ml,
per esempio.
Forza Italia ha
licenziato il personale, la Lega ha mandato in cassa integrazione i
dipendenti.
Gli unici soldi
certi sono i finanziamenti ai gruppi degli eletti, soldi spesi solo
per attività istituzionali del gruppo e non per l'attività del
partito.
Ma ci sono
contributi dal gruppo al partito, come quello fatto da Fratelli
d'Italia.
La parte del leone
la fa il gruppo più grande, quello del M5S, in questa legislatura
incasseranno 70 ml di euro: soldi usati per i dipendenti.
I soldi al
movimento finiscono al sistema Casaleggio, di fatto segretario del
partito – dicono gli autori del libro “Sistema Casaleggio”, i
soliti Biondo e Canestrari.
E se domani il
proprietario di Facebook decidesse di fondare un partito? Avremmo gli
anticorpi per resistere a questa anomalia?
A furia di
abbassare i costi della politica, si rischia che a fare politica
arrivino persone senza competenze, manovrabili, burattini.
I parlamentari a
fine legislatura avranno versato a Rousseau 5,8ml di euro, ovvero a
Casalleggio associati, società privata.
Come si è
arrivati a questo? Oggi è tutto mediato sul web, dove non c'è
confronto, nessun dialogo, ma un posto dove vige l'uomo forte al
comando, il luogo dei monologhi dove prendi like.
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