Non possiamo rinunciare al TAV in Val di Susa per non rimanere tagliati fuori dall'Europa.
Così, nell'impossibilità di prendere una decisione politica basandosi su dati tecnici (screditati in tutti i modi possibili), si è scelto di far finta di dire si sperando domani di poter dire no.
Via alla pubblicazione degli appalti, sperando che tra qualche mese le acque si calmino.
Allo stesso tempo l'UE ammonisce l'Italia per il si alla via della seta, l'accordo commerciale con la Cina, perché non rispetta i diritti civili.
Sono allarmati dal fatto che la Cina voglia conquistare l'Europa, monopolizzare i mercati, imporre tecnologie.
Ma per questo servirebbe un'Europa unita che esprima una sua politica economica e che faccia rispettare i diritti civili, anche in Polonia e Ungheria, ad esempio.
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