09 gennaio 2021

V2 di Robert Harris

 


Un sabato mattina verso la fine di novembre del 1944, in un deposito ferroviario nella località balneare olandese di Scheveningen, tre missili balistici lunghi quasi quindici metri se ne stavano adagiati nelle loro culle di acciaio con i pannelli di ispezione aperti, collegati a dei monitor e accuditi come pazienti illustri di una clinica privata da tecnici dell'esercito tedesco nelle loro uniformi di cotone grigio.

In questo suo ultimo romanzo lo scrittore inglese Robert Harris ci porta negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale quando Hitler scatenò contro l'Inghilterra l'ultima sua arma, le V2, i razzi contenenti una testata esplosiva che causarono circa 5000 persone tra Londra e Anversa, le due città contro cui furono lanciate queste le nuove armi di Hitler che, nella follia di Hitler e delle SS che erano rimaste fedeli, avrebbero dovuto cambiare il corso della guerra.

Nella realtà, le V2 non avrebbero mai potuto evitare la sconfitta del Terzo Reich, l'esercito tedesco era in rotta su tutti i fronti. Però è ugualmente vero che suscitarono in Inghilterra una vera paura, in quanto erano missili che, diversamente dalle V1, non potevano essere intercettati, potevano cadere ovunque e non c'era nemmeno tempo per mettersi in salvo.

Viaggiando ad una velocità quasi tre volte superiore a quella del suono, le V2 prima di colpire il bersaglio creavano un “mutamento nella pressione dell'aria”, a cui seguiva un rombo, per finire col boato dell'esplosione della testata.

Poi arrivò il boato del missile. Tutte le persone intorno a lei si fermarono e guardarono all’insù. Il V2 colpì Woolworths esattamente al centro e attraversò tutti i piani prima di esplodere e formare un cratere profondo trenta piedi.

Robert Harris ci racconta questo pezzo della seconda guerra mondiale attraverso le storie dei due protagonisti del racconto: l'ingegner Rudi Graf che, in Olanda alla base di Scheveningen, è responsabile tecnico dei lanci delle V2, supervisionando le fasi di preparazione dei lanci e intervenendo in caso di guasti.

Fa parte del gruppo degli scienziati che aveva lavorato al programma missili assieme a Von Braun, considerato il padre della teoria missilistica, cresciuto in un'epoca in cui si sognava di andare sulla luna.

Perché quello era il sogno di quei giovani ragazzi, della loro associazione “Verein für Raumschiffahrt, l’Associazione per i viaggi nello spazio”: viaggiare nello spazio, realizzare un spaziodromo, una città dove costruire e realizzare queste macchine che avrebbero reso l'universo un posto meno sconosciuto ..

Ma la storia prese una piega diversa: il personaggio di Grav è inventato, ma Von Bran è il suo gruppo sono personaggi storici. Attraverso le pagine del libro ripercorriamo la sua carriera, favorita dal suo carisma e dall'avvento di Hitler al potere.

Von Braun cominciò a mostrarle in giro per Berlino. Era un uomo in anticipo sui tempi. Aristocratico eppure per niente snob, affascinante ma con una padronanza assoluta dei dettagli tecnici, la personificazione del nuovo spirito tedesco.

Il nazismo investì in questa nuova arma quasi 5 ml di Reich Mark, più di quanto gli Stati Uniti investirono nel progetto Manhattan, per la bomba atomica.

Per la costruzione di questi missili fu creata una fabbrica sotterranea in Germania sotto una montagna in cui furono impiegati i prigionieri di guerra, trattati come schiavi.

Ne morirono in ventimila, circa quattro volte di più delle vittime causate da questi missili chiamati “Vergeltungswaffe Zwei”, rappresaglia due.

Come in un incubo da cui non si riesce a scappare, Graf ripercorre le tappe della sua carriera, dai primi esperimenti, ai mesi passati a Peenemünde, la “Città dei Razzi, esattamente come quella del film di Fritz Lang.” E poi i mesi in Olanda, ad uccidere persone senza vederle, ucciderle a distanza, in modo quasi asettico. Ma non meno pesante per la sua coscienza.

Quanti civili aveva già ucciso? Si passò una mano sulla faccia. “Mio Dio” pensò “cosa sono diventato?” Era davvero meglio delle SS? In un certo senso era peggio.

L'altro protagonista del romanzo è una donna, Kay Caton-Walsh, ufficiale della WAAF, le ausiliarie donne della Air Force: è ispirato ad un'ufficiale donna realmente esistita e che è morta lo scorso anno, Eileen Younghusband e le cui memorie hanno aiutato Harris nella costruzione del personaggio.

Kay di lavoro fa l'osservatrice delle immagini fotografiche scattate dagli aerei della RAF sul suolo Olandese, e prima ancora tedesco.

La sua era uno strano tipo di guerra, condotta osservando gli scontri dall’alto come una divinità del monte Olimpo. Si sentiva in colpa per quanto la trovasse coinvolgente:

Siamo nell'autunno del 1944, l'operazione Market Garden è parzialmente fallita e l'avanzata alleata si è attestata fino al Belgio, con l'occupazione dell'importante porto di Anversa.

L'Olanda è ancora in mano tedesca e dalla costa olandese vengono lanciate queste V2 che terrorizzano la popolazione inglese, come si è detto. Suo compito è quello di analizzare le foto e di trovare questi punti di lancio, che i tedeschi hanno ben mimetizzato in mezzo ai boschi.

Era nella casa del suo amante, il commodoro dell'aria Mike Templeton, quando un V2 colpì l'appartamento, ferendo Mike. Quella bomba oltre a distruggere la casa, di fatto interrompe la loro relazione, che forse non avrebbe portato a nulla.

Kay, per mettere fine a quella storia, si offre volontaria per una nuova missione in Belgio appena strappato ai nazisti: farà parte di un gruppo di ausiliarie che useranno i dati dei nuovi radar mobili situati a poche decine di km dal fronte, che forniranno le coordinare del missile che, assieme a quelle del punto di impatto, consentirà di calcolare il punto di lancio: le V2 non erano missili teleguidati, l'impulso radio lanciato da terra serviva solo ad inclinare la direzione verso l'obiettivo, in una parabola simile a quella di una palla da cricket

.. se conosciamo il punto preciso di impatto, dovrebbe essere possibile, in linea teorica, procedere all’indietro e calcolare il punto a bordo campo da cui la palla da cricket, per così dire, è stata lanciata

Servono conoscenze di matematica, la capacità di risolvere calcoli con logaritmi in pochi minuti: esattamente sei minuti, questo il tempo prima che il secondo missile venga lanciato dalla base.

Un compito non semplice in un'epoca in cui si disponeva di carta, penna e solo del regolo calcolatore.

Sarà una corsa contro il tempo, quella di cui saremo spettatori scorrendo le pagine del romanzo: da una parte i tedeschi che, nel loro furore ideologico, vogliono intensificare i lanci, per arrivare a quella vittoria finale che non può sfuggire. Mettendo a rischio anche la sicurezza dei lanci e l'incolumità degli stessi soldati dell'esercito del reparto di lancio.

Graf si trova in mezzo, da una parte le SS che hanno preso in mano tutte le operazioni e che su di lui hanno un dossier lungo. Nella loro paranoia, controllano tutto il personale civile coinvolto nel progetto, temendo dei sabotaggi.

Ma Graf è inviso in parte anche agli ufficiali dell'esercito: questa nuova arma è stata loro imposta dal nazismo, che ha sottratto risorse ingenti dalla costruzione di carri armati o aerei, per realizzare razzi. Che non erano armi perfetti, uno su dieci dei lanci era difettoso. E ora rinfacciano questa assurdità agli scienziati come Graf.

Dall'altra parte Kay e il suo gruppo, con cui si instaura una sincera amicizia nonostante la fredda accoglienza: un'amicizia che nasce dal dover combattere assieme la guerra con nuovi mezzi (la matematica e i calcoli su carta), correndo non meno pericoli dei soldati al fronte perché la morte può arrivare da un momento all'altro. E Kay lo scoprirà molto da vicino.

Ai soldati viene chiesto di colpire il nemico, in battaglia, a queste ausiliarie (che sono veramente esistite) viene chiesto di trovare il luogo da cui partono questi maledetti razzi, prima che colpiscano Buckingam Palace o il palazzo del parlamento.

C'è un finale, nella storia romanzata, che non voglio raccontarvi.

E poi c'è la Storia con la S maiuscola, con la vittoria degli Alleati e col reclutamento degli scienziati di Peenemünde da parte degli americani, dove avrebbero posto le basi per la nuova industria missilistica e per la conquista dello spazio.

La scheda del libro sul sito di Mondadori

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