Guardando ieri le immagini di giubilo in Senato per l'affossamento con ghigliottina del DDL Zan mi sono chiesto "come siamo arrivati a questo?"
E piano piano mi è anche arrivata la risposta.
In parlamento c'è una nuova maggioranza, il baricentro politico in Parlamento (e del governo dei competenti che nemmeno ha bisogno di consultarlo) si è spostato a destra. Una destra nemmeno troppo liberale e moderna.
Come è stato possibile, a sinistra, non accorgersene?
E' iniziato tutto quando si è iniziato a guardare alla terza via, quando si è iniziati a dire che l'importante era vincere, alle elezioni, non importa chiedendo voti a chi.
Quando si è iniziato ad abbandonare a sé stessi gli ultimi per flirtare con chi sta sopra passando da un incarico politico ad un posto in un cda o in una banca (per es Minniti).
Ora, un centro sinistra dignitoso dovrebbe prendere atto di questo ed uscire da questa maggioranza: un atto che costerebbe molto, ma che almeno costringerebbe il governo (che non ha bisogno del parlamento) a cercarseli i suoi voti.
Per le pensioni (andremo in pensione più tardi degli altri, con meno welfare), per ritoccare al peggio il reddito di cittadinanza (al secondo no, per qualsiasi lavoro, perdi il sostegno), per ritoccare la giustizia (con la ghigliottina dei processi dopo due anni). Certo ci vuole coraggio.
L'alternativa è essere complici di questo scivolamento verso una democrazia svuotata delle idee e delle proposte della sinistra e perfino degli elettori.
Tanto, Draghi mica ha bisogno di presentarsi alle elezioni?
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