14 dicembre 2008

Perdas de fogu di Massimo Carlotto e Mama Sabot

Un noir con una trama abbastanza semplice, densa di violenza (contro le persone e contro il territorio), di personaggi equivoci avidi e privi di scrupoli. Pretesto per raccontare la realtà attorno al poligono militare di Salto di Quirra,in Sardegna. Il più vasto poligono militare d'Europa, zona di esperimenti militari (sia per le nuove armi che per la protezione da queste), che hanno causato e causano malattie negli animali e nelle persone attorno alla base. Nel silenzio generale.

Malattie su cui, nel libro, indaga una ricercatrice, Nina: indagini che danno fastidio a quanti dal poligono, dalla sperimentazione di armi nuovo, ci guadagnano.
Affaristi senza scupoli, militari, ex militari e politici dell'isola (un certo senatore che ricorda un po' l'ex ministro Pisanu). Tutti interessati a far sì che il poligono continui la propria funziona e che le notizie sulle morti di militari (per la sindrome di Quirra, su cui trovate molte informazioni in Internet), sui bambini, sugli animali, non escano troppo dall'isola.
Alle sue calcagne viene piazzato Pierre Nazzari, disertore dell'esercito, scappato dall'Afghanistan: costretto sotto ricatto a diventare una "prostituta" nelle mani dei carabinieri, viene passato nelle mani di Tore, a capo di una struttura parallela ai servizi.
Pierre riesce a conquistarsi la fiducia della ricercatrice, ma la situazione diventa man mano più complicata e pericolosa. Perchè Nina e Pierre scopriranno che non potranno fidarsi di nessuno.

Come nello stile di Carlotto, una scrittura veloce, asciutta, senza lasciar spazio a sentimenti e, soprattuto, al lieto fine.
L'intento di Carlotto e del gruppo di scrittori che si ritrovano dietro il nome di Mama Sabot, è raccontare del comitato d'affari che si ritrova attorno al poligono, che mette assieme esponenti dei servivi, ex contractor, società di sicurezza private (come quelle emerse nell'inchiesta del dossieraggio Telecom) e imprenditori del business della produzione bellica.
A metà strada tra l'inchiesta e il racconto, aiuta ad aprire gli occhi sui tanti difensori della sicurezza nazionale.

Quelli che vengono mostrati come eroi della patria. Eccoli qua, gli eroi: quelli che si riempiono la bocca di parole come “sicurezza nazionale”, “interessi strategici”, “difesa del territorio” e che invece hanno a cuore una sola cosa, gli affari.
Che considerano le malattie, i tumori, le leucemie, solo uno dei tanti, inevitabili, effetti collaterali.

Le prime pagine del libro sul sito di Massimo Carlotto.
Un po' di siti che parlano del poligono di Salto di Quirra e delle malattie correlate:
Gettiamo le basi: le vittime militari
Ecoblog: sindrome di Quirra.
La base su Google maps.
L'utilizzo della base da parte degli alleati.

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