Quanto sta succedendo tra le procure di Salerno (che indaga su Catanzaro secondo le leggi) e Catanzaro (che cerca in tutti i modi di bloccare l'inchiesta di Salerno) crea il pretesto al centrodestra per parlare di riforma della giustizia.
Con tutti quei lacci e lacciuoli per impedire, una volta per tutte, che i crimini dei colletti bianchi possano venir scoperti.
De Magistris deve aver torto: i procuratori generali di Catanzaro e Salerno (soprattutto Salerno) sono trasferiti per incompatibilità.
Tutti uguali, tutti colpevoli: non deve emergere il marcio che De Magistris aveva scoperto nelle inchieste Poseidone, Why Not e Toghe Lucane.
Inchieste che riguardavano politici di entrambi gli schieramenti: Pittelli F.I, Chiaravallotti F.I., Lorenzo Cesa (UDC), Pino Galati (UDC), Buccico (AN), Bubbico (DS), Lorenzo Adamo (DS), Giovanbattista Papello (AN) ... poi esponenti della Gdf, massoni come Saladino con un'agenda fitta di nomi pesanti.
A questo si aggiunge il caos nel centrosinistra, con i sindaci che si comportano come tanti signorotti locali, tesia difendere il proprio potere.
E la lezione di etica arriva proprio da quel Silvio Berlusconi, i cui precedenti giudiziari sono noti a tutti. L'allievo di Licio Gelli.
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