Un po' di chiarezza nel caos mediatico (che nulla fa per mettere in luce come stanno le cose) della vicenda che riguarda le procure di Salerno e Catanzaro su Why Not. .
La procura di Salerno poteva indagare sulla procura di Catanzaro (è competente), in base alle denunce di De Magistris sugli ex colleghi e alle sue presunte irregolarità. Quella di Catanzaro, no: doveva rivolgersi (nel caso ritenesse che Salerno avesse commesso un abuso) alla procura generale della Cassazione.
La procura di Salerno ha archiviato l'inchiesta sulle presunte irregolarità della gestione De Magistris. Ha ravvisato motivi di indagine su Catanzaro invece: da qui la richiesta degli atti su Why Not (finanziamento europei per l'imprenditoria calabra, per cui è stato indagato Antonio Saladino), fatta a febbraio e mai arrivati.
Le procedure di perquisizione della Polizia Giudiziaria sono stabilite per legge e i magistrati quando sono indagati sono cittadini come gli altri. Come le persone fermate alla caserma di Bolzaneto. Che forse hanno subito meno riguardi. In ogni caso, sulla denudazione del pm Curcio, è la parola di un magistrato contro quella di un altro magistrato. Basterebbe metterli a confronto. E non fermarsi alla parola di un indagato.
Le inchieste di De Magistris: Toghe Lucane è stata l'unica sua inchiesta portata a termine e si è conclusa con una serie di rinvii a giudizio firmati dal Gip. Molte toghe sono state costrette a lasciare il tribunale di Potenza.
Poseidone è stata tolta a De Magistris: presa in carico dal PM Salvatore Curcio (quello della perquisizione), ne ha chiesto l'archiviazione, accolta dal Gip.
Why Not è l'attuale pomo della discordia.
Le domande da farsi: i depuratori in Calabria oggi ci sono, e funzionano regolarmente?
I finanziamenti UE per le imprese (con i lavoratori pescati dalle agenzie di collocamento di Saladino) come sono stati spesi? Le aziende ci sono, funzionano? Sono fallite ? Hanno creato posti di lavoro?
I calabresi stanno meglio ora, senza il pm De Magistris?
Questi i fatti. Il resto sono chiacchiere:
Capezzone “la sinistra dovrebbe chiedere scusa a Craxi”. E perchè non ad Arsenio Lupin? Capezzone potrebbe iniziare a rivolgersi ai leghisti.
Gasparri “andremo avanti anche da soli”. Per alcune delle riforme che hanno in mente serve la maggioranza dei due terzi. Come per l'obbligo di azione penale. Da soli possono andare avanti solo con decreti e leggi anticostituzionali (sempre seguendo il piano di rinascita nazionale di Licio Gelli), visto che qui stiamo toccando (senza dirlo troppo in giro) la Costituzione.
Così tra un cardinale Tettamanzi “Cattocomunista” (Calderoli) e la cena del galà a Milano in faccia alla miseria, assistiamo increduli allo sfascio di regole, etica e stato. Con la corte del PDL al Partito Democratico sulla riforma della giustizia.
Sarà al cartina al tornasole: vediamo se il PD sceglie di confluire naturalmente nel partito della libertà. Sarebbe il primo caso di un partito dove le correnti e i suoi dirigenti sono superiori ai militanti.
La procura di Salerno poteva indagare sulla procura di Catanzaro (è competente), in base alle denunce di De Magistris sugli ex colleghi e alle sue presunte irregolarità. Quella di Catanzaro, no: doveva rivolgersi (nel caso ritenesse che Salerno avesse commesso un abuso) alla procura generale della Cassazione.
La procura di Salerno ha archiviato l'inchiesta sulle presunte irregolarità della gestione De Magistris. Ha ravvisato motivi di indagine su Catanzaro invece: da qui la richiesta degli atti su Why Not (finanziamento europei per l'imprenditoria calabra, per cui è stato indagato Antonio Saladino), fatta a febbraio e mai arrivati.
Le procedure di perquisizione della Polizia Giudiziaria sono stabilite per legge e i magistrati quando sono indagati sono cittadini come gli altri. Come le persone fermate alla caserma di Bolzaneto. Che forse hanno subito meno riguardi. In ogni caso, sulla denudazione del pm Curcio, è la parola di un magistrato contro quella di un altro magistrato. Basterebbe metterli a confronto. E non fermarsi alla parola di un indagato.
Le inchieste di De Magistris: Toghe Lucane è stata l'unica sua inchiesta portata a termine e si è conclusa con una serie di rinvii a giudizio firmati dal Gip. Molte toghe sono state costrette a lasciare il tribunale di Potenza.
Poseidone è stata tolta a De Magistris: presa in carico dal PM Salvatore Curcio (quello della perquisizione), ne ha chiesto l'archiviazione, accolta dal Gip.
Why Not è l'attuale pomo della discordia.
Le domande da farsi: i depuratori in Calabria oggi ci sono, e funzionano regolarmente?
I finanziamenti UE per le imprese (con i lavoratori pescati dalle agenzie di collocamento di Saladino) come sono stati spesi? Le aziende ci sono, funzionano? Sono fallite ? Hanno creato posti di lavoro?
I calabresi stanno meglio ora, senza il pm De Magistris?
Questi i fatti. Il resto sono chiacchiere:
Capezzone “la sinistra dovrebbe chiedere scusa a Craxi”. E perchè non ad Arsenio Lupin? Capezzone potrebbe iniziare a rivolgersi ai leghisti.
Gasparri “andremo avanti anche da soli”. Per alcune delle riforme che hanno in mente serve la maggioranza dei due terzi. Come per l'obbligo di azione penale. Da soli possono andare avanti solo con decreti e leggi anticostituzionali (sempre seguendo il piano di rinascita nazionale di Licio Gelli), visto che qui stiamo toccando (senza dirlo troppo in giro) la Costituzione.
Così tra un cardinale Tettamanzi “Cattocomunista” (Calderoli) e la cena del galà a Milano in faccia alla miseria, assistiamo increduli allo sfascio di regole, etica e stato. Con la corte del PDL al Partito Democratico sulla riforma della giustizia.
Sarà al cartina al tornasole: vediamo se il PD sceglie di confluire naturalmente nel partito della libertà. Sarebbe il primo caso di un partito dove le correnti e i suoi dirigenti sono superiori ai militanti.
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