Ieri abbiamo parlato della Strage di Piazza Fontana: la bomba messa nella piazza dell'Agricoltura, affollata di clienti.
17 morti e 89 feriti.
Una storia di false piste (la pista anarchica, col mostro Valpreda sbattuto in prima pagina).
Di depistaggi: i servizi e le persone dell'Ufficio Affari Riservati che sapevano e che hanno coperto i mandanti ed esecutori.
Giannettini esfiltrato in Francia.
Pozzan esfitrato in Spagna.
Freda e Ventura fatti scappare.
Le prove che non venivano passate ai magistrati milanesi che seguivano l'istruttoria.
Le trame nere, integrate nella strategia della tensione: Gladio, neofascismo, Ordine Nuovo e anche qui uffici dei servizi che sapevano e hanno taciuto.
Vito Miceli, Gianadelio Maletti, Antonio Labruna ...
Come quel ministro della difesa, tutt'ora vivo, che aveva negato che l'agente Z appartenesse ai servizi, poi in un intervista lo bruciò.
La lunga attesa per la sentenza, il processo spostato a Catanzaro, le sentenze che condannano, poi assolvono, poi confermano l'assenza di colpevoli.
La seconda indagine del giudice Salvini: i pentiti (Vinciguerra, Siciliano, Bonazzi) che dopo aver raccolto le chiacchiere dal carcere, le loro conoscenze, ricostruiscono il contesto della strage.Gli esecutori: Delfo Zorzi, Carlo Digilio (fonte Erodoto), Rognoni. Il supporto della cellula veneta (Giovanni Ventura e Franco Freda).
E le sentenze del secondo processo, conclusosi nel 2005 con la sentenza di assoluzione per Zorzi, Maggi e Rognini. La magra consolazione di vedere scritto il coinvolgimento di Freda e Ventura ..
Oggi parliamo dei giorni del G8 a Genova. I giorni della devastazione della citta da parte dei black block: le forze dell'ordine che non riescono a bloccarli, ma si sfogano violentemente con i manifestanti del G8.
Il morto in piazza, l'irruzione alla Diaz, le violenze di Bolzaneto.
Nel film di Cremagnini Deaglio (che si qcuista con l'Unità) si parla di questo: del Black out istituzionale. "Fare un golpe e farla franca".
Hanno fatto un golpe, e l’hanno fatta franca. Per tre giorni di luglio, a Genova, la Costituzione italiana è diventata carta straccia. A farla a pezzi fu il governo Berlusconi. E chi ha scelto di non sapere cosa è successo davvero sette anni fa. Provano a farlo ora Beppe Cremagnani, Enrico Deaglio e Mario Portanova in un film-inchiesta che sabato 13 dicembre esce in allegato a l’Unità. «G8 2001. Fare un golpe e farla franca». Titolo forte. Ma ad ascoltare quelle voci, per nulla eccessivo.
Perché le questioni in ballo non sono solo quelle su cui la magistratura ha cercato – con i risultati che conosciamo – di indagare. Ci sono questioni che probabilmente non hanno rilevanza giudiziaria, ma che hanno risvolti politici per nulla inferiori alla questione morale di cui si dibatte in questi giorni.
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