19 febbraio 2009

Il grande equivoco

Palazzo Chigi rassicura "è solo un grande equivoco".

Mica voleva offendere i desaparecidos e i loro parenti, il presidente del Cosniglio Silvio Berlusconi con quelle parole irriverenti, inutili, sui voli della morte.

Le parole del premier
Nella dichiarazione, il premier ha fatto un veloce riferimento ai famigerati 'voli della morte' con i quali i militari dell'ultima dittatura (1976-83) gettavano nelle acque del Rio de la Plata i sequestrati ancora vivi e addormentati. "Non farò - afferma la frase 'incriminata' a Buenos Aires - come quel dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli in aereo con un pallone"...- Poi "aprivano lo sportello" e siccome "c'era una bella giornata fuori" dicevano "andate un po' fuori a giocare": il che, aveva concluso il premier tra le risa dei presenti, "fa ridere, ma è drammatico".

In
Argentina le polemiche montano.
In Italia si fa il solito gioco: si minimizza, si censura e alla fine si dice che è colpa dei giornalisti che hanno storpiato le parole.

Parece inaudito y no es imposible que, como hace siempre, Silvio Berlusconi niegue haber dicho lo que dijo. Pero esta vez se pasó de la raya con un chiste que ofende la memoria de los desaparecidos y "alivia" la mano de sus asesinos. En Cagliari, la capital de Cerdeña, dedicó una parte de su discurso en un mitin de la campaña electoral, el sábado pasado, a su plato fuerte: los chistes, o como dicen los italianos le barzellette.

3 commenti:

Unknown ha detto...

apri porte aperte amico mio ...

http://filippomi.blogspot.com/2008/11/silvio-berlusconi-not-speaking-in-my.html

L'uomo è ormai perso in una deriva "artereo-erotica" speriamo tutti ormai solo negli effetti collaterali del viagra ...

Anonimo ha detto...

Ieri, discutendo con alcuni amici di sinistra, non capivo come potessero affermare che Berlusconi avesse fatto una battuta sui desaparecidos argentini...

Solo dopo ho capito: casualmente io mi ero imbattuto nel video con la versione integrale della frase e non avevo considerato invece che la base elettorale della sinistra si informa principalmente tramite il sito di Repubblica, l'arma di propaganda della sinistra, di proprietà dell'affarista di sinistra Carlo De Benedetti.

Bene, Repubblica ha pubblicato una versione "tagliata" del video, in cui, ascoltando la frase così decontestualizzata ad arte, sembra che Berlusconi stesse raccontando una barzelletta, mentre invece parlava degli insulti che riceve dai giornalisti e dai media di regime. Tra questi insulti c'è anche quello di essere un dittatore.

Questo perchè Repubblica non va confusa con un mezzo di informazione, è propaganda, un prodotto di basso profilo per i suoi lettori antiberlusconiani.

Ecco la frase completa, in cui Berlusconi, parlando degli insulti che riceve, definisce l'argentino "dittatore" e "drammatico" quello che ha fatto, questa:

"Ho ricevuto tanti insulti dalla sinistra, sembra diventato lo sport nazionale, lo vedete sui giornali, non fanno altro, di me hanno detto di tutto, che sono l'orco di Arcore, che sono come Hitler, che sono come Mussolini, che sono come quel dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli su un aereo con un pallone, poi aprivano lo sportello e dicevano c'è una bella giornata fuori, andate a giocare, che fa ridere ma è drammatico"

La frase completa siamo riusciti a trovarla su un sito antiberluconiano, il cui gestore, ha si anche lui montato il video, mettendo all'inizio la frase tagliata, ma non essendo un disinformatore di professione, ha lasciato nella seconda parte del video la frase completa, non tagliata, quella che rende palese la mistificazione a scopo politico delle parole di Berlusconi; ecco il link http://www.quinews.it/2009/02/18/berlusconi-ironizza-sui-voli-della-morte/

Repubblica invece, una vergogna per il giornalismo italiano, ha pubblicato solo questa, che, decontestualizzata ad arte, fa si che il lettore creda che Berlusconi abbia iniziato a raccontare una barzelletta, mentre parlava degli insulti a lui diretti.

"...Come quel(la del) dittatore argentino che faceva fuori i suoi oppositori portandoli su un aereo con un pallone, poi aprivano lo sportello e dicevano c'è una bella giornata fuori, andate a giocare, che fa ridere ma è drammatico"
http://tv.repubblica.it/copertina/deasaparecidos-gaffe-del-premier/29595?video


E Berlusconi è serissimo mentre parla, e definisce l'operato del "dittatore", "drammatico".

Ovviamente il video "tagliato" è stato preso a riferimento da tutti gli altri media di regime ( dalla Rai, all'Unità, a Sky, al Corriere) e la versione "corta" già spopola su youtube (la disinformazione sa ben usare le nuove tecnologie per diffondere le mistificazioni che crea, da youtube al podcasting ai blog), pubblicata dai soliti ed ignari "soldatini" a servizio.

Certo ogni tanto quelli che inventano titoli, che mettono le virgolette ed inventano le frasi vengono "beccati" dalla giustizia, come il direttore dell'Espresso(Repubblica), recentemente condannato insieme a Travaglio per diffamazione proprio per aver messo virgolette di fantasia.

Ma loro hanno le spalle coperte dal miliardario De Benedetti (possono permettersi di pagare gli avvocati e le multe cui vengono condannati) e sono "professionisti" nel campo.

In fondo quello che interessa è mettere in cattiva luce il nemico, con qualunque mezzo, onesto o disonesto, come ci ha insegnato Lenin, no ?

E magari anche distarre la base elettorale dalla catastrofe che si sta abbattendo sulla sinistra...

alduccio ha detto...

forse ha ragione Mariasol: l'intenzione non era quella di offendere i desaparecidos.

Ma allora qualcuno lo spieghi al governo Argentino: possibile che anche a Buenos Aires si siano limitati a leggere l'articolo de l'Unità e basta?

Riguarderò il video e ne riparliamo
Aldo