Ieri sera, assente l'interessato, a Ballarò si è celebrato il funerale (politico) di Walter Veltroni. Ipocritamente dispiaciuti i presenti politici della maggioranza Ignazio La Russa, Pierferdi Casini e Carolina Lussana (Lega).
La colpa di Veltroni? Non aver aperto al dialogo con l'attuale maggioranza. Maggioranza che non si può criticare (come si permetteva la direttrice dell'Unità): "perchè così di offende la maggioranza degli itaiani che lo ha votato".
Casini: "merito di Veltroni, aver lasciato fuori dalla coalizione le scorie della sinistra massimalista".
Il suo errore? L'alleanza con Di Pietro definito "virus".
La Lussana (che ho scoperto essere vicepresidente della commissione Giustizia): oltre a tornare al solito discorso del dialogo con Berlusconi, "Veltroni è arrivato a fare le manifestazioni di piazza con un personaggio poco simpatico come Scalfaro".
Un ex presidente della Repubblica.
Da cui si capisce che il futuro leader deve essere aperto al dialogo, lasciar stare Di Pietro e la sinistra massimalista e far da sponda alla maggioranza che, sempre parole di La Russa "deve potersi specchiare nell'opposizione".
Il nome dei candidati per la segreteria del Partito Democratico?
Mastella, Dini, la Binetti, D'Alema, Tabacci ... ma non sono persone di sinistra. E cosa importa?
La colpa di Veltroni? Non aver aperto al dialogo con l'attuale maggioranza. Maggioranza che non si può criticare (come si permetteva la direttrice dell'Unità): "perchè così di offende la maggioranza degli itaiani che lo ha votato".
Casini: "merito di Veltroni, aver lasciato fuori dalla coalizione le scorie della sinistra massimalista".
Il suo errore? L'alleanza con Di Pietro definito "virus".
La Lussana (che ho scoperto essere vicepresidente della commissione Giustizia): oltre a tornare al solito discorso del dialogo con Berlusconi, "Veltroni è arrivato a fare le manifestazioni di piazza con un personaggio poco simpatico come Scalfaro".
Un ex presidente della Repubblica.
Da cui si capisce che il futuro leader deve essere aperto al dialogo, lasciar stare Di Pietro e la sinistra massimalista e far da sponda alla maggioranza che, sempre parole di La Russa "deve potersi specchiare nell'opposizione".
Il nome dei candidati per la segreteria del Partito Democratico?
Mastella, Dini, la Binetti, D'Alema, Tabacci ... ma non sono persone di sinistra. E cosa importa?
Nessun commento:
Posta un commento