"Tutto era stato, fin dal principio, uno scangio dopo l'altro. Maurizio era stato scangiato per un assassino, la scarpa scangiata per un'arma, un violino scangiato con un altro e quest'altro scangiato per un terzo [..] ... Passato il ponrte fermò l'auto, ma non scese. C'era luce nella casa di Anna, sentiva che lei lo stava spettando. Si addrumò una sigaretta, ma arrivato a metà la gettò fora dal finestrino, rimise in moto, partì. Non era proprio il caso di aggiungere un altro scangio".
Si legge e si rilegge sempre con gran piacere Camilleri: in special modo questi primi racconti di Montalbano, quando ancora i cupi pensieri della vecchiaia in arrivo non lo ossessionavano.Perchè piace Montalbano?
Perchè è una persona che è capace di capire le persone, di seguire piste basandosi su impressioni sensoriali: un colore, un odore, uno sguardo, una voce. Come la voce del violino, al centro dello "scangio" su cui si concentra la vicenda.Che parte dalla morte di una bella donna, il cui cadavere è scoperto per caso dal commissario stesso, in una delle sue intuizioni notturne.
Da qui parte l'indagine: chi aveva motivo di uccidere la bella Michela Licalzi?
Il cugino "scemo", che aveva per lei una passione "morbosa", come vorrebbe secondo la versione più ovvia il questore e il capo della Mobile? Un delitto passionale come vorrebbe il giudice Tommaseo?
No. Montalbano stesso avrà difficoltà a sbrogliare la matassa, dovendo affrontare anche problemi personali: in questo romanzo Francois è stato affidato alla sorella del vice Mimì; il rapporto a distanza con Livia sempre burrascoso. Infine l'arrivo di Anna, un'amica della signora Licalzi, che rischia di scangiarsi per qualcos'altro ..
"Gli parse che a un tratto il suono del violino diventasse una voce , una voce di fimmina, che domandava di essere ascoltata e capita. Lentamente ma sicuramente le note si stracangiavano in sillabe, anzi no, in fonemi, e tuttavia esprimevano una specie di lamento, un canto di pena antica che a tratti toccava punti di un'ardente e misteriosa tragicità.
Questa commossa voce di fimmina diceva che c'era un segreto terribile che poteva essere compreso solo da chi sapeva abbandonarsi completamente al suono.
Chiuse gli occhi, profondamente scosso e turbato. Ma dentro di se era magri stupito: come aveva fatto quel violino a cangiare così tanto di timbro dall'ultima volta che lo aveva sentito?"
Il sito di Vigata.
Si legge e si rilegge sempre con gran piacere Camilleri: in special modo questi primi racconti di Montalbano, quando ancora i cupi pensieri della vecchiaia in arrivo non lo ossessionavano.Perchè piace Montalbano?
Perchè è una persona che è capace di capire le persone, di seguire piste basandosi su impressioni sensoriali: un colore, un odore, uno sguardo, una voce. Come la voce del violino, al centro dello "scangio" su cui si concentra la vicenda.Che parte dalla morte di una bella donna, il cui cadavere è scoperto per caso dal commissario stesso, in una delle sue intuizioni notturne.
Da qui parte l'indagine: chi aveva motivo di uccidere la bella Michela Licalzi?
Il cugino "scemo", che aveva per lei una passione "morbosa", come vorrebbe secondo la versione più ovvia il questore e il capo della Mobile? Un delitto passionale come vorrebbe il giudice Tommaseo?
No. Montalbano stesso avrà difficoltà a sbrogliare la matassa, dovendo affrontare anche problemi personali: in questo romanzo Francois è stato affidato alla sorella del vice Mimì; il rapporto a distanza con Livia sempre burrascoso. Infine l'arrivo di Anna, un'amica della signora Licalzi, che rischia di scangiarsi per qualcos'altro ..
"Gli parse che a un tratto il suono del violino diventasse una voce , una voce di fimmina, che domandava di essere ascoltata e capita. Lentamente ma sicuramente le note si stracangiavano in sillabe, anzi no, in fonemi, e tuttavia esprimevano una specie di lamento, un canto di pena antica che a tratti toccava punti di un'ardente e misteriosa tragicità.
Questa commossa voce di fimmina diceva che c'era un segreto terribile che poteva essere compreso solo da chi sapeva abbandonarsi completamente al suono.
Chiuse gli occhi, profondamente scosso e turbato. Ma dentro di se era magri stupito: come aveva fatto quel violino a cangiare così tanto di timbro dall'ultima volta che lo aveva sentito?"
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Technorati: Andrea Camilleri
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