Nel capitolo "Chi ci da i soldi? Fatti nostri" di "Licenziare i padreterni" Stella e Rizzo parlano della trasparenza dei politici nelle democrazie occidentali (non in Italia), come in Inghilterra. E' tutto online: regali, redditi, attività.
"E non funziona così soltanto nel Regno Unito. Ci sono norme simili anche in Germania. Per non parlare degli Stati Uniti e del Canada, paesi dove le reogle per evitare conflitti di interesse sono rigidissime. Il caso più clamoroso è quello di Henry Paulson, il segretario del Tesoro americano chiamato a gestire la crisi finanziaria in cui, oltre alla Lehman Brothers, era coinvolta anche l'azienda della quale era stato il numero uno, cioè Goldman Sachs. Scocietà con la quale aveva rotto ogni contatto vendendo anche, come previsto dalla legge, un robusto pacchetto d'azioni. A un certo phnto, nell'estate del 2009, il New York Times gli cavò la pelle, denunciando che aveva contatti con il suo successore al comando della multinaizonale, Lloyd Blankfein. Cosa vietatissima. Vi chiederete: come aveva fatto il quotidianoa scoprire questi contatti? Esaminando a una ad una le telefonate partite dall'ufficio del ministro. In base al Freedom of Information Act, la legge sulla libertà di informazione, infatti, l'elenco di queste telefonate può essere richiesto e ottenuto non solo dai cronisti ma da ogni cittadino.Ve lo immaginate una cosa del genere in Italia, dove la Camera nega ai giudici l'autorizzazione ad usare le intercettazioni del coordinatore del PDL Denis Verdini e dove i magistrati hanno dovuto chiedere il gentile permesso a Montecitorio per usare i tabulati telefonici di Marco Milanese? Ve lo immaginate se i nostri deputati e senatori fossero costretti a mettere on line in tempo reale i loro guadagni extra? Gli avvocati le parcelle milionarie che incassano e chi le paga, i consulenti i proventi delle consulenze, i medici gli onorari degli interventi .. E poi regali, viaggi, passaggi aerei ...Immaginate soltanto se Silvio Berlusconi dovesse elencare sul web tutte le volte che ha dato un passaggio sui voi di Stato a Mariano Apicella o a tante gentili ospiti, come Sabina Began, Sara Tommasi o la famosa ballerina di flamenco fotografata all'aeroporto di Olbia mentre scendeva da un aereo militare. Fantascienza? In Inghilterra accadde nel 1997, volo per volo, passeggero per passeggero.Qui da noi no, impossibile. Qui i nostri rappresentanti sono tutelati da una nebbia impenetrabile,a dispetto anche delle poche regole che dovrebbero assicurare un minimo di trasparenza. Dei parlamentari italiani si può conoscere la denuncia dei redditi e la situazione patrimoniale: case, auto, azioni. Ma solo una volta all'anno, quando la dichiarazione fiscale viene presentata. E non su internet. Bisogna andare di persona in un ufficio delle Camere e consultare i libri in ordine alfabetico. Senza nemmeno la possibilità di fare fotocopie. I giornalisti delle agenzie, costretti a fare come un secolo fa con sil solo vantaggio di avere penne a sfera invece che la piuma e il calamaio, ci diventano pazzi ogni anno. [..] Con la rabbia di sapere che quel lavoraccio è dovuto a una scelta scientifica e maligna: vuoi la trasparenza? Te la faccio pagare carissima."
Licenziare i padreterni - pagine 104-107
Riassumendo: in America vige una legge rigida sul conflitto di interessi (altro che regalare le aziende ai figli e ai fratelli); è vietato cumulare più stipendi con un lavoro privato (se questo supera il valore delle indennità) e i dati patrimoniali sono online, trasparenti (esiste una legge sulle lobby).
Se oltre a questo aggiungiamo che i nostri padreterni (eterni perchè non smettono mai la toga di parlamentare) godono di vitalizi su cui valgono sempre i diritti pregressi (cosa che non vale per i comuni mortali) e che non sono coperti dai contributi versati (per la sola regione Lazio, per 100 euro versati in contributi dai consiglieri, 1000 se ne vanno via in vitalizi pure comulabili). I costi di camera e senato che sono in perenne aumento (la camera per le spese correnti costa +41%, il senato per le spese correnti +41% dal 2001).
La bassa produttività (le commissioni che lavorano poche ore alla settimana, in senato ad es. per soli 78 giorni su 1243), i portaborse in nero, il clientelismo e i ricongiugimenti familiari (il caso Bondi, i Fassino ..) , gli stipendi non in linea col resto del mondo (Obama prende 275000 euro, il suo team ristretto arriva a 118000 euro al massimo .. un dipendente del Senato può arrivare a 137000 di stipendio).
Gli sprechi, le inefficienze, le corruzioni (l'ultimo il caso del comune di Parma).
Le immunità che sono diventate a furia di abusarne delle vere e proprie impunità (che credibilità ha oggi l'Italia con un ministro sotto processo per mafia e il premier sotto processo per evasione, corruzione...).
Ecco .. la domanda che mi faccio è: fino a quando?
Non si rendono conto, i nostri politici che quando vanno in televisione e parlano di liberalizzazioni, privatizzazioni, tagli delle pensioni, non sono per nulla credibili?
Che qui non c'è in gioco solo la tenuta del governo. Qui è in gioco il futuro, lo stato.
Dal Fatto quotidiano del 28 settembre:
Ridurre la Casta? Ora il Senato dice noE prende tempo per bloccare tutto Palazzo Madama rimanda a novembre l'istituzione della Commissione che deve riformulare l'articolo 81 della Costituzione per il pareggio di bilancio e l’abolizione delle Province. Lega e Pdl si mettono di traverso, il Terzo Polo non partecipa al voto, l'Idv e il Pd protestano
La riduzione dei parlamentari? Non è urgente. L’istituzione di una Commissione speciale con il compito di elaborare testi di riforma costituzionale che prevedano, tra le altre cose, la riformulazione dell’articolo 81 della Costituzione ai fini del perseguimento del pareggio di bilancio e l’abolizione delle Province? Rimandata a novembre. A decidere, l’aula del Senato.E così la Casta ha perso l’ennesima occasione per dimostrare di voler davvero diminuire i costi della politica.
Ve lo ricordate o no, Calderoli, questa estate? Le province, i comuni, da accorpare. La riduzione dei parlamentari. Ecco. Rimandato, in attesa di una riforma costituzionale (come la vuole la Lega) e che nessuno voterà.
E settimana prossima (domani si va già in vacanza), si riprende a parlare di bavaglio.
E settimana prossima (domani si va già in vacanza), si riprende a parlare di bavaglio.
La scheda sul sito di RCS.
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