A Parma rubavano persino sulla mensa dei bambini.
Scendere in piazza a protestare è cosa da giustizialisti?
Anche qui l'uso delle intercettazioni è una violazione della privacy?
L'inchiesta di Bari, con le 100000 intercettazioni, racconta cosa ha in mente il nostro presidente.
Non il paese, lo sviluppo, la crisi, il governo. La patonza.
Lui nel lettone, le girl riempite di regali e ospitate all'Olgettina, e gli italiani alle prese col precariato, i tagli alla scuola, le pensioni che si allontanano, il lavoro perso.
E attorno, un giro di nomine, consulenze, regali, posti in televisione, editori di giornali oggi latitanti che accompagnano non si sa a che titolo ministri.
Anche qui, scendere in piazza è cosa da giustizialisti?
Troppe intercettazioni?
O forse era B. che telefonava troppo a Gianpi?
Non sono d'accordo con l'editoriale di Panebianco: la soluzione per pacificare il paese non è stoppare il potere della magistratura (già visto con la Forleo e con De Magistris col risultato che oggi in Lombardia e Calabria non si delinque di meno).
O anche vietare "di intercettare, anche in modo indiretto, chi occupa cariche istituzionali".
Il problema non sono le 100000 intercettazioni (o il balletto del riesame): il problema sono i ministri sotto processo, i ministri che insultano e offendono, il premier sotto processo (e che si salva con le leggi ad personam e la prescrizione), il Parlamento che salva gli inquisiti (Cosentino e Milanese).
Gli sprechi del palazzo, e una politica che chiede sacrifici che non è credibile.
Non basta che B. se ne vada. E' tutto il sistema da riformare.
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