28 settembre 2011

Questa crisi

Il primo schema mostrato ieri sera a Ballarò riguardava le prossime scadenze sulle aste dei titoli italiani.
Ne abbiamo 5 a ottobre, a novembre e 4 a dicembre: dobbiamo rifinanziare 120 miliardi di euro in titoli di Stato.
Dove prendiamo i soldi? Dalle multe dei blogger per l'obbligo di rettifica?
Oppure ci pensarà papi, uno che ci tiene alle famiglie in difficoltà.

Domenica Presa diretta mostrava la povertà vera del sud (nonostante tutto, un pezzo di Italia): lavoro nero, stipendi a singhiozzo, desertificazione industriale.
Domenica prossima, Riccardo Iacona  e i suoi giornalisti si occuperanno dei precari. Gli schiavi moderni.

C'è la crisi: ma sicuramente ci starà pensando il governo, che oggi gode della stessa credibilità del sorriso che ieri sera La Russa rivolgeva alle battute di Crozza.

E poi c'è questo Alessio Rastani,broker a Londra , racconta alla BBC che dobbiamo dire addio a pensioni e stipendio:
"Quello che voglio dire alla gente è: preparatevi", avverte Rastani. "Nel giro di anno i vostri risparmi o la vostra pensione potrebbero essere spazzati via". Quindi una considerazione squisitamente politica: "Credere che i governi possano risolvere questa situazione è solo una speranza. I governi non comandano il mondo. Goldman Sachs comanda il mondo".

Ho capito tutto allora: godiamoci anche noi questo ultimo ballo sul Titanic ...

2 commenti:

zuglio ha detto...

Il broker alla fine era un simil mitomane..

alduccio ha detto...

Parrebbe di si .. ma per qualche giorno è stato creduto, cioè ritenuto credibile. significa che la paura del crac è reale.

Aldo