11 settembre 2011

La politica alle cozze

In questi giorni, i partiti discutono di governi tecnici, di una buonuscita per Berlusconi (ma senza propositi di  vendetta); credo non si siano accorti ancora che sotto, sta nascendo qualcosa. 
Gli indignados in piazza Affari, gli indignados e le tende a Montecitorio. 
Le contestazioni a Moretti da parte dei parenti della strage di Viareggio (era invitato alla festa del PD, e ho detto tutto: di cosa parlava, di altà velocità?). Il cozza day di Grillo, di cui ha parlato solo il TG3 (almeno credo, non ho visto altri servizi, ma forse me li sono persi).
Siamo alle cozze: altre manovre (oltre questa) ci aspettano nei prossimo mesi. Cosa è peggio, questo premier che scappa dai pm per andare in Europa (a raccontare barzellette), o i possibili candidati ad un governo tecnico (Montezemolo, Marcegaglia, Passera, Profumo e poi Casini, Rutelli e i terzisti)?

2 commenti:

Patagio ha detto...

Quello dell' attaccamento al seggiolone è un "VIZIO" tutto italiano.
Anche noi che non apparteniamo al ceto della casta parlamentare, fino a poco tempo fa avevamo l' incubo del posto fisso. Ora i tempi cambiano, perchè in tutto il mondo non rappresenta la normalità.
Sarà doloroso abituare gli italiani a questo, ma è il futuro!
Dovrà essere così anche per i nostri parlamentari i quali faranno molta più fatica perché il seggiolone se lo incollano al "CULO".

alduccio ha detto...

Se questo è il futuro, deve valere per tutti. Non solo per me che, sulla soglia dei 40, se perdo il lavoro mi scopro all'improvviso, irrecuperabile dal mondo del lavoro.

Se il futuro deve essere precario, dove prevale la legge del più forte, dell'arrangiatevi che lo stato se ne frega di voi, allora significa che è saltato il patto degli italiani sancito con lo stato, dalla Costituzione. A proposito, è già stata abrogata?