22 settembre 2011

Scongiuri

Prima erano i conti che erano a posto. E si è visto come è andata a finire (prima o poi venderemo veramente la fontana di Tevi agli americani) ..
Poi erano le banche, il vanto dell'economia italiana.

Tremonti al Tg1: "Confermata la solidità delle nostre banche"

E ora, la stoccata di S&P:
L’italia sempre più nel mirino delle agenzie di rating. Dopo avere modificato in negativo il rating generale del nostro paese, l’agenzia Standard&Poor’s ha declassato sette istituti di credito italiani, tra cui Intesa Sanpaolo e Mediobanca. A pesare sono soprattutto l’instabilità politica e quei 150 miliardi di euro di debito che gli istituti hanno acquistato, senza contare le prospettive economiche sempre più nere sulla crescita italiana dopo le previsioni al ribasso del Fondo monetario internazionale.

Passera, ad di Intesa (quella della privatizzazione di Alitalia), che a inizio settembre diceva che non c'era nessun rischio default, ora dice:
sull’incubo default Corrado Passera. “Quello che ho detto recentemente sul default – ha detto Passera – vuol dire che non è probabile, né tanto meno che ce lo aspettiamo. Però dobbiamo sapere, come qualsiasi altro Paese, che quando si mettono insieme alti debiti e bassa crescita, e anche bassa credibilità, ci sono rischi anche di quel tipo”. Per Passera però “è un rischio che possiamo totalmente evitare, è un rischio che l’Italia ha tutti gli strumenti per superare e gestire. Sta a tutti noi classe politica per prima e classe dirigente nel suo complesso, assicurare che l’Italia passi attraverso questa fase in modo piu’ indolore possibile”.

Facciamo gli scongiuri.

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