26 settembre 2011

La passione per il delitto - l'incontro con Massimo Carlotto



Apre la decima edizione de La passione per il delitto a Monticello Brianza,  l'intervista a Massimo Carlotto: a 10 anni dalla prima volta della Passione per il delitto, a 10 anni dalla prima volta di quella canagia di Giovanni Pellegrino.
L'autore, intervistato da Michele Tavola (assessore della prov. di Lecco),  ha raccontato del nuovo libro, del suo personaggio e del nordest, come è cambiato in questi anni.
Giorgio Pellegrini è il primo personaggio cattivo cattivo presentato nel panorama noir italiani.
Volevo raccontare come era peggiorato il nordest (dopo anni vissuto in Sardegna), e lui era il personaggio più adatto .. no, l'alligatore non era il personaggio giusto.
Nel racconto emerge come la nuova criminalità ha definito una serie di territori dove muoversi: quello della collusione con imprenditoria e politica.

L'assessore ha chiesto a Carlotto di parlare del suo stile, liscio e che tiene incollato alla lettura fino alla fine.
Io sono uno scrittore tardivo, ho fatto altro per anni - commentava l'autore. Scrivo molto, e poi inizio a limare finchè non si può togliere niente. E' una tecnica cui sono molto affezionato.
non sono posseduto dal demone della scrittura, nè sono uno che scrive per una improvvisa ispirazione. si parte da una idea e si arriva al romanzo con un lavoro di approfondimento.
La scrittura è un lavoro di fatica [pare che lal base di "Perdas de fogu" ci siano circa 2000 pagine di inchiesta]: comunque io non sono uno che scrive in pigiama o con le pantofole.

Scrittura e musica: l'alligatore ama il jazz e Pellegrini ama ascoltare musica. "Io frequento musicisti": con la musica posso resettare la mente e iniziare un lungo viaggio, che è il viaggio dietro ad un romanzo. Io ho bisogno di "pensare" ll romanzoe solo dopo inizio fisicamente a scrivere.
Il dramma è quando ti alzi la mattina, entusiasta per il lavoro che devi fare, e sai che devi scrivere di Pellegrini, una carogna.

Il rapporto col cinema? Il rapporto è buono, sono alla terza esperienza (dopo Il fuggiasco e Arrivederci amore.. ). Scrivo molto per l'estero: come la serie dell'alligatore per la tv in Scozia.
Ma è difficile che in Italia si veda qualcosa: l'Alligatore non è un personaggio da 20.40: come può uscire in tv un film in cui si dice che il partito di maggioranza è colluso con la criminalità?

Il successo del noir.
Il successo del noir è legato alla scomparsa del giornalismo di inchiesta. E il noir è anche questo, con altri mezzi.
Per scrivere "Perdas de fogu" con i Mama Sabot ho scritto 2000 pagine di inchiesta per arrivare alle 160 pagine del libro.
Nel giornalismo oggi non trovi la mafia cinese (forse perchè ci sono accordi commerciali?), la mafia kosovara e la criminalità italiana che influenza tanti settori dell'economia.

Per scrivere una storia, raccolgo il materiale per il libro. In questo [Alla fine ..] si parla della zona grigia, il terziario della criminalità, la zona dove la criminalità organizzata entra in contatto la società che produce. Se la corruzione è cresciuta al 119%, questo ha permesso alla criminalità di insediarsi nel territorio.
Le Nazioni Unite stimano l'ammontare del riciclaggio in 10000 miliardi di $: per fare questo serve che ci sia un rapporto tra crimine, imprese, banche e politica.

La vecchia criminalità riciclava col rischio di imprese (ammetteva che parte del denaro da pulire venisse perso): oggi si ricicla guadagnando, entrando negli appalti delle grandi opere, come il ponte sullo stretto.
La crisi è un grosso aiuto per la criminalità: perchè permette al crimine di avvicinare le imprese in difficiltà, rilevarle e svuotarle dall'interno.
A Padova è stata smembrata una struttura criminale che svuotava le imprese venete, che aveva a capo un certo Catapano, capo proprio dell'associazione antiracket, usata come copertura.
Questo libro, dunque, va a radiografare una società, quella del nordest, in un paese dove vige la negazione dell'informazione.

A cosa stai lavorando?
A marzo 2012 uscirà il prossimo libro che non sarà ambientato in Italia. Questo perchè, chiudeva l'autore, è difficile che il nordest e l'Italia cambierà.
C'è voglia di raccontare qualcosa di diverso.

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